Lorenzo Boscherini e il futuro del fotovoltaico in Italia

 

Nessuna chiusura e nessuna cassa integrazione. E anche un mercato lineare, senza corse alle installazioni, grazie all’emanazione di un Conto Energia stabile e con regole definite per almeno qualche anno. Sono i desideri per la prossima edizione del Solar Energy Report, di cui è stata presentata la quarta. Lorenzo Boscherini, project manager del Politecnico di Milano, dipinge così un quadro aggiornato ai primi mesi del 2012 dei trend tecnologici più rilevanti, delle evoluzioni del mercato nell’ultimo biennio, delle dinamiche competitive che caratterizzano questo settore industriale e delle strategie dei principali operatori.

Lorenzo Boscherini

1) Prezzi e tecnologie: cosa è successo nel solare nel 2011?

C’è stata una drastica diminuzione dei prezzi, attorno al 35-42%, sia per i moduli tradizionali, il 90% del mercato nazionale, sia per quelli di seconda generazione: questa diminuzione non corrisponde ad una riduzione del costo di realizzazione degli stessi. Per quanto riguarda i prezzi di mercato, rifacendoci alle nostre analisi, ci attendiamo una ulteriore diminuzione di prezzo: per i moduli tradizionali ad esempio, si parla del 9% tra fine 2011 e il 2012 e dell’8,5% tra 2012 e 2013.

Dal punto di vista tecnologico, per i prossimi mesi si attendono miglioramenti a livello di efficienza di conversione della luce solare in energia elettrica: entro il 2013-2014 i moduli di seconda generazione possono arrivare a livelli di efficienza pari al 13,4%, fino a raggiungere anche il 14,6%. Anche l’efficienza delle tecnologie tradizionali potrà spingersi fino ad oltre il 16%.

2) Come si è evoluto il mercato italiano?

Nel 2011 l’Italia ha installato 5,6 GW di nuova potenza fotovoltaica, oltre il 6,6% in meno rispetto al 2010. Per gli impianti collegati alla rete elettrica nazionale, nel 2011, l’Italia ha il primato mondiale: 9,37 GW di potenza -(il 44,6% di quota in Europa, oltre il 33,8% nel Mondo), contro i “soli” 7,4 GW della Germania. Osservando la distribuzione fra le diverse taglie di impianto emerge un incremento di impianti di taglia superiore a 1 MW, passati dal 22% al 31% del mercato nazionale. E’ incrementata in generale la quota di impianti con potenza superiore ai 200 kW, a discapito del segmento commerciale (impianti da 20 a 200 kW) e delle installazioni residenziali (con potenza inferiore a 20 kW) rimaste costanti attorno al 12% della potenza totale.

3) Quali dinamiche emergono in questo settore industriale?

Il fermento normativo – con il Decreto Rinnovabili che ha stoppato il terzo Conto Energia e l’approvazione del Quarto Conto Energia – ha ovviamente colpito anche la filiera del fotovoltaico in Italia. In questo contesto così turbolento gli operatori del fotovoltaico italiano non hanno potuto in alcun modo pianificare i loro investimenti e le loro attività, “navigando a vista” e cogliendo le opportunità che volta per volta il mercato presentava loro. C’è stata anche una notevole contrazione dei margini, spesso a livelli inferiori a quelli registrati nel 2009, con serie difficoltà per molti di loro, fino al fallimento.

4) Quali elementi di continuità e di discontinuità nella quarta edizione rispetto alle altre ?

Il maggiore elemento di continuità con l’edizione scorsa rimane, purtroppo, l’incertezza normativa che ha contraddistinto e continua a contraddistinguere il settore del fotovoltaico in Italia. L’anno scorso avevamo concluso il Report in attesa dell’emanazione del quarto Conto Energia, quest’anno stiamo aspettando l’emanazione del Quinto Conto Energia. Questo clima di incertezza, non ha permesso e non permette un sviluppo omogeneo durante l’anno del mercato e non permette agli operatori industriali di definire strategie di medio-lungo periodo.

5) Che futuro attende il fotovoltaico in Italia?

Se dovesse rimanere in vigore il Quarto Conto Energia, per tutto il 2012, il mercato del fotovoltaico in Italia potrebbe attestarsi attorno a 2,7 GW nel corso del 2012, in calo del 53% rispetto al 2011. Questo dato è confermato dall’andamento dei primi mesi del 2012 con il bimestre Gennaio-Febbraio che ha visto una installazione di soli 70 MW.

Nel caso invece, sempre più attuale negli ultimi giorni, che il Quinto Conto Energia entri in vigore già a partire dal secondo semestre del 2012, si potrebbero installare circa 1,78 GW per fine 2012.

6) Quanto manca all’Italia per la grid parity?

Per alcune applicazioni già oggi, nel Sud Italia, si è raggiunta la grid parity. Anche qualora gli incentivi alla produzione di energia elettrica da fotovoltaico venissero eliminati entro la fine del 2012 o all’inizio del 2013, quindi, il mercato italiano del fotovoltaico comunque non si arresterà del tutto. Chiaramente si registrerà un forte rallentamento, tranne che per gli impianti residenziale ed industriale, che auto-consumano il 50% o il 100% dell’energia prodotta e localizzati in regioni del Sud Italia.

7) Nel prossimo Report cosa vorreste poter registrare?

Ci piacerebbe analizzare le dinamiche di filiera del comparto industriale italiano senza dover registrare la chiusura di imprese o il ricorso alla cassa integrazione per le stesse. Allo stesso tempo ci piacerebbe registrare un mercato lineare, senza corse alle installazioni come successo negli ultimi due anni, grazie all’emanazione di un Conto Energia stabile e con regole definite per almeno qualche anno.

Intervista a cura di Marta Abbà