Il 23 marzo, alle ore 20.30, il mondo si spegne per un’ora: monumenti, case, uffici, città…. tutto resterà al buio per testimoniare l’impegno della popolazione, governi e organizzazioni, nella lotta al cambiamento climatico. Si resta al buio per promuovere uno stile di vita sotenibile.
Può un piccolo gesto cambiare le sorti dell’umanità?
Per il WWF sì, se si coinvolge l’intera comunità globale in azioni concrete di sostenibilità. Lo scorso anno, l’Ora della Terra ha coinvolto 2 miliardi di persone in 7.000 città e 152 Paesi del mondo. L’Ora della Terra non si limita a quel lasso di tempo che parte sabato 23 marzo dalle 20.30 alle 21.30, come ogni anno, ad accompagnare la manifestazione non mancano eventi accessori: una fitta serie di iniziative speciali per marcare l’urgenza di cambiare le cose.
Nel Gennaio 2013 la concentrazioni di CO2 nell’atmosfera ha raggiunto la cifra record di 305 parti per milione. A gridare Allarme non sono solo gli ambientalisti ma anche le comunità scientifiche, studiosi autorevoli e organismi internazionali come la Banca Mondiale, l’Agenzia Internazionale per l’Energia e il World Economic Forum.
“Il cambiamento climatico incalza più rapidamente di quanto gli scienziati avessero previsto e le azioni dei Governi sono troppo lente per fermare un rischio che mette a repentaglio la Natura e la stessa civiltà umana – ha detto Mariagrazia Midulla, responsabile Clima e Energia del WWF Italia – Earth Hour è un’occasione unica per dare voce e mobilitare l’intera comunità globale, perché tutti facciano la propria parte e per pretendere che i Governi assumano la crisi del clima come priorità assoluta, prima che sia troppo tardi. Dobbiamo passare a un Mondo Nuovo decarbonizzato, basato su risparmio, efficienza e rinnovabili. Cittadini, città, imprese ne saranno parte attiva e la loro voce potrà spostare la politica mondiale. Con migliaia di sfide lanciate da ogni continente, diamo l’esempio di come si possa agire, in concreto e ogni giorno, per dare un futuro alla vita sul pianeta.”