Loquacità eccessiva: significato
Loquacità, pregio o difetto, dipende il livello con cui la si pratica o la si manifesta, e anche la modalità. In sé per sé, è un concetto piuttosto neutro legato alla parlantina delle persone. Vediamo quando diventa pettegola e quando invece è necessaria per dire la propria, farsi valere e trasmettere messaggi importanti.
Loquace e pettegola
Una persona loquace e pettegola ama riportare notizie che riguardano la vita o il comportamento di altri, per curiosità spesso con un sfondo di malizia, se non per screditare il protagonista del pettegolezzo. C’è poi un continuo dibattito in merito al fatto che le donne sarebbero più pettegole degli uomini, o viceversa, in verità è una propensione personale, magari legata a come siamo stati educati, in parte, ma non certo cromosomica.
Capita anche di parlare di loquacità pettegola in modo scherzoso, di fronte a chi chiacchiera molto e fa continue domande come certi bambini che, in età da esploratori del mondo, sembrano voler sapere tutto ma non certo per fini riprovevoli.
Loquacità: significato
La loquacità è la tendenza a parlare molto e continuamente. Può essere una caratteristica “fissa” di una persona, che lo è nell’indole, oppure un comportamento occasionale. C’è anche chi diventa loquace improvvisamente, perché a disagio, o strumentalmente, perché pensa che in un certo contesto tale comportamento gli porti vantaggio.
Loquacità: sinonimo
Altri modi per parlare di loquacità sono parlantina, verbosità, facilità di parola, se vogliamo invece indicare il contrario, allora dobbiamo parlare di laconicità, silenzio, reticenza.
La parola loquace viene utilizzata con diverse accezioni, la troviamo perfino in alcuni giocattoli per bambini, ad esempio Fisher Price propone “Il mio computer loquace”. Un gioco con vari tasti che il piccolo può schiacciare attivando canzoni, parole, suoni e sigle, anche in inglese e in spagnolo.
Loquacità eccessiva
Abbiamo tutti in mente, scommetto, almeno una persona che parla troppo, non solo a sproposito, ma anche in modo quantitativamente fastidioso, al di là dei contenuti. Questa è la loquacità eccessiva che, in una parola, si chiama logorrea.
Un logorroico parla senza sosta, ci butta addosso molte parole rapidamente, appare irrefrenabile. C’è chi lo è 24 ore su 24, chi invece diventa così se eccitamento o in ansia, oppure di umore esuberante. Spesso la loquacità eccessiva è legata all’iperattività e può anche avere un risvolto patologico, associandosi a vari disturbi psichiatrici e neurologici.
La logorrea è caratteristico del disturbo bipolare e si può riscontrare nella ciclotimia e in alcune forme di schizofrenia.
Chi parla tanto e velocemente spesso ha un’accelerazione del pensiero e partorisce frasi con periodi lunghi, incoerenti e sconnessi, fino ad apparire deliranti. E ciò che accade a certe persone in stato di ebbrezza o sotto effetto di sostanze psicostimolanti.
Loquacità eloquente
E la loquacità positiva? E’ quella che serve per spiegare al meglio concetti e idee, ed è tipica della persona eloquente ovvero capace di esprimersi con ricchezza verbale e sapienza linguistica arrivando a illustrare con le proprie parole concetti anche complessi.
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Pubblicato da Marta Abbà il 10 Marzo 2018