La Lontra rientra tra gli animali a rischio estinzione, in Italia come in altre parti del mondo. Affrettiamoci quindi a leggerne di più, e a fare qualcosa, con i tanti progetti in corso.
Abituati ad immaginarla felice e sorridente, in tv o in versione peluche, non ci siamo forse resi conto che questo animale è in pericolo. E anche noi umani ci abbiamo messo lo zampino nel rendergli la vita difficile.
In questo articolo vi presenteremo alcune varietà e le principali caratteristiche della lontra.
Caratteristiche della Lontra
La famiglia grande, che comprende tutte le varietà di Lontra è quella dei Lutrini, sono dei carnivori a loro volta appartenenti ai Mustelidi. Ci sono ben 13 specie di lontre suddivise in 6 generi, in generale se ne trovano quasi in tutti i continenti, in senso teorico, perché a livello pratico, la lontra è a rischio estinzione, per cui potremmo vederla sparire dal globo.
Una delle sue caratteristiche più note è la sua densa pelliccia, molto fitta, che la protegge dall’acqua ed è in grado di intrappolare le bolle d’aria isolandola dal freddo. Non basta, però, perché quando le temperature soprattutto in certe zone, calano notevolmente, le lontre si salvano grazie al loro tasso metabolico molto alto. Ciò significa che questo animale brucia molte calorie per scaldarsi velocemente.
Il corpo della lontra è sinuoso e longilineo ma le zampe non sono certo slanciate, spesso sono dotate di artigli taglienti, utilissimi per afferrare prede come i pesci, ma non solo. Certo il pesce è alla base del menù della lontra ma compaiono anche rane, astici e granchi, più raramente e solo per alcune specie, qualche mammifero e pochi uccelli. Le ore che ogni brava lontra con appetito dedica alla caccia sono in media 3 o 4.
Lontra: il rischio estinzione
Il fatto che la lontra sia a rischio è un segnale orribile sia per l’animale stesso sia perché significa che la salute dei corsi d’acqua e dei laghi in cui vive è pessima. Anche gli egoisti, quindi, si dovrebbero preoccupare dato che tutti siamo abitanti della stessa terra.
Le maggiori minacce per questo animale, e non solo per questo, sono il continuo peggioramento dello stato degli ambienti fluviali, sempre più inquinati a causa di una presenza invasiva dell’uomo. Un esempio lampante riguarda le coltivazioni di te e caffè che distruggono le foreste di mangrovie, foreste che rappresentano la riserva di caccia delle lontre, lì infatti vanno in cerca di pesci, rane, granchi, gamberi e frutti di mare.
Un altro aspetto dell’inquinamento è quello che deriva dall’uso dei pesticidi che ovviamente avvelenano fiumi e falde acquifere. Se ho parlato di foreste di mangrovie e di coltivazioni di caffè, non pensiamo che in Italia non ci siano motivi per preoccuparci, anzi. Dati alla mano, divulgati dall’Università di Trieste, se le lontre europee sono molto minaccia, quelle italiane sono condannate a scomparire a breve se nulla cambia. Se ne contano circa 200, non di più, e possono diventare ogni giorno meno se non smettiamo di devastare il loro habitat.
Varietà di lontra
Nei prossimi paragrafi vi forniremo una sintesi sulle principali varietà di lontra.
Lontra marina
Golose di crostacei che spesso cacciano “armandosi” di rocce, le lontre marine misurano da uno a due metri di lunghezza per un totale di circa 30 kg, devono mangiare per stare in salute, il 20% del loro peso corporeo, ogni giorno.
Detta anche Enhydra lutris, questa lontra abita la costa pacifica dell’America settentrionale, in particolare nel tratto vicino allo stretto di Bering, ma la troviamo anche in Giappone. Questa specie sfoggia una pelliccia molto bella, purtroppo, perché è uno dei motivi per cui spesso viene cacciata.
Lontra gigante
Verifichiamo che sia gigante: questa lontra è lunga 150-180 centimetri, coda esclusa che a sua volta misura dai 50 ai 70 centimetri, il suo peso è di circa 32 Kg. E’ decisamente grande e preferisce vivere in gruppi poco numerosi frequentando ambienti terrestri.
Dal 1973 questa specie si è conquistata lo status di animale protetto ed è proibito ucciderla nelle zone in cui la si trova ancora: in Bolivia, Brasile, Colombia, Ecuador, Paraguay, Perù e Venezuela. C’è ancora qualche esemplare in Argentina, custodito nel Parco Nazionale Iguazù.
Lontra domestica
La lontra domestica semplicemente non esiste.
Allevare una lontra in casa non solo sarebbe una violenza verso un animale che necessita di una vita all’aria aperta in prossimità di ambienti acquatici come fiumi o laghi ma è anche vietato dalle legge.
Le lontre in Italia possono essere allevate solo all’interno di strutture dedicate a far conoscere questo tenero animali con un fine quindi esclusivamente didattico o scientifico.
Il fatto di essere un animale intelligente e addomesticabile non deve quindi indurci ad allevarla.
Dove si può ancora trovare la lontra in Italia
Come ho già detto ma sottolineo con preoccupazione, in Italia è molto difficile imbattersi in una lontra, è ormai un animale raro. In natura, la lontra sopravvive in alcune aree protette come il Parco nazionale del Pollino e il Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Nel centro Italia ne è rimasto qualche esemplare nel Parco nazionale della Maiella, in Abruzzo, mentre l’unica regione a Nord che può vantare la sua presenza è l’Alto Adige.
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