Londra si prepara all’apertura della XXX Edizione dei Giochi Olimpici che inizieranno il 27 luglio. Molti investimenti sono stati fatti affinchè potesse apparire a misura d’uomo. È stata agevolata la mobilità in modo semplice ed ecologico. Oltre all’utilizzo a noleggio di macchine elettriche e biciclette è stato incentivato, anche il trasporto fluviale sul Tamigi e i suoi canali. Vi saranno mezzi pubblici (i Waterbus), privati o in affitto che potranno disporre di ormeggi dedicati presso i pontili di Camden, Little Venice, Paddington, Victoria Park, Canary Wharf e diversi altri, cioè molto vicino ai campi di gara.
Sostenibilità e potenziamento anche per la rete metropolitana.
Nella stazione di Blackfriars sono stati installati, sul ponte vittoriano che attraversa il Tamigi, seimila metri quadrati di pannelli solari. Un grande ponte solare dall’aspetto poco appariscente, che potrà soddisfare la metà della sua domanda energetica. La Gran Bretagna partecipa, infatti, al raggiungimento dell’obiettivo che prevede entro il 2020 la riduzione del 25% delle emissioni nel trasporto su rotaia.
Significativi investimenti pubblici, che fanno parte del budget di 9,3 miliardi di sterline previsto per il 2012, hanno consentito di accelerare l’arrivo di ulteriori investimenti privati. E il destino del Villaggio Olimpico e degli impianti?
Sarà convertito in appartamenti di cui i londinesi hanno un disperato bisogno. Dati i prezzi così elevati degli immobili nella capitale, queste costruzioni diventeranno accessibili ai cittadini comuni.
Il parco e le sedi permanenti dei Giochi sono stati concepiti in modo da lasciare un’eredità importante alle prossime generazioni: prima dell’inizio dei Giochi sono stati assunti operatori che gestiranno sei delle otto strutture realizzate. Questo è qualcosa che nessuna altra città sede olimpica è riuscita a ottenere. Oltre a creare lavoro e opportunità di formazione, in base ad accordi che ci siamo garantiti, le strutture sportive saranno poi accessibili a tutti.
Il 5 Luglio inoltre è stato inaugurato un edificio ecosostenibile. L’edificio è provvisto a ogni piano di giardino, appartamenti, uffici, ristoranti, negozi, gallerie d’arte e un hotel, lo Shangri-La, che occupa diciotto piani. Le pareti dell’edificio sono rivestite con un vetro triplo che contribuisce a ridurre le radiazioni infrarosse favorendo la ventilazione naturale. Il fabbisogno energetico è assicurato da un sistema combinato a bassa emissione.
Da non trascurare il The Pinnacle che sarà terminato nel 2014. Un altro edificio che risponde a caratteristiche di basso impatto ambientale con una facciata ventilata in modo naturale mediante un sistema di pannelli sovrapposti.
Nel 2011 è stata invece inaugurata la Heron Tower (230 metri), premiata con la certificazione ambientale per aver ridotto al minimo l’illuminazione artificiale, grazie alle sue grandi superfici vetrate ricoperte da sottilissime celle fotovoltaiche. A questo punto dovremmo sperare che con Milano Expo 2015 si raggiungeranno i medesimi risultati, se così non fosse avremmo sprecato l’ennesima occasione.