Lisina: cosa è e a cosa serve
Tra i vari aminoacidi di cui il nostro corpo ha bisogno, c’è anche la Lisina, sostanza per noi fondamentale ma che non siamo in grado di produrre in autonomia, per cui è necessario sapere dove trovarla. C’è fortunatamente in molte proteine, più avanti vedremo con maggior precisione quali cibi inserire o mantenere nella nostra dieta in modo da non avere ripercussioni fisiche legate all’assenza di questo aminoacido.
Lisina: cosa è
Essendo così importante, rientra nella categoria degli aminoacidi essenziali, la stessa in cui ci sono anche la fenilalanina, l’isoleucina, la leucina, la metionina, la treonina, il triptofano e la valina. E’ molto importante per la salute della pelle e dei tessuti e per le nostre difese immunitarie e deve assolutamente essere integrato mediante la dieta che deve quindi essere corretta e bilanciata. Non ci sono altre strade possibili perché noi non siamo in grado di sintetizzare da soli la Lisina.
Dal punto di vista chimico si tratta di un radicale del tipo amminico, quindi si caratterizza come aminoacido basico con due possibili differenti strutture, quella più frequente è quella a L, presente nella maggior parte delle proteine. La prima volta che è stata isolata questa sostanza è stata a fine 1800 ma solo nel 1902 è stata sintetizzata in laboratorio.
Lisina: a cosa serve
E’ difficile elencare in modo esaustivo tutte le proprietà di questo aminoacido che si dimostra davvero utile ed essenziale, non solo a parole.
È anche precursore della vitamina PP, vitamina molto importante perché quando manca ci si ammala di pellagra, nome che ci riporta ai tempi in cui soprattutto nel nord Italia si mangiava molta polenta, forse troppa, e solo quella o quasi.
La Lisina è precursore anche della carnitina, molecola utile per il trasporto degli acidi grassi nei mitocondri, e della cadaverina, molecola che si genera dai batteri intestinali nei casi fisiologici di putrefazione o quando si seguono diete iperproteiche.
Si mostra utile anche per la salute dei capelli, perché è uno degli elementi basilari della cheratina assieme alla cisteina, motivo per cui è spesso tra gli ingredienti di prodotti per capelli per la cura dell’alopecia.
Oltre a favorire la formazione di ormoni, enzimi e anticorpi e a limitare i danni del virus dell’herpes simplex, la Lisina aiuta a fissare il calcio nelle ossa, quindi è molto importante per la cura dell’osteoporosi. Se abbiamo subito un trauma o un intervento, questo aminoacido ci può aiutare nella ripresa perché favorisce la formazione del collagene.
Lisina e alimentazione
Il fabbisogno giornaliero è di circa 12 mg/kg al giorno. Possiamo assumere la nostra dose di Lisina anche se seguiamo una dieta vegetariana perché è contenuta in molte proteine anche vegetali oltre che animali, quindi nella soia e nei legumi, come anche nella carne, nel pesce, nei latticini e nelle uova.
Non aspettiamoci di trovarla nei cereali però, e questo significa che con solo questi alimenti non può avvenire la sintesi proteica perché servono tutti gli aminoacidi. Per ovviare il problema dobbiamo associare sempre dei legumi ai cerali, a tavola, in modo che non ci siano dei “buchi” di aminoacidi e la sintesi possa avvenire regolarmente. Tra tutti i cereali, possiamo spendere due parole positive per l’avena e l’amaranto che rispetto a tutti gli altri, mostrano di avere un contenuto in lisina nettamente.
Se non assumiamo la corretta quantità di lisina, oppure se ne ingeriamo troppa, possono verificarsi dei problemi anche gravi. Particolare attenzione devono fare coloro che seguono un regime alimentare vegano e che hanno quindi meno possibilità di trovare questo aminoacido a tavola.
La carenza di lisina può causare la perdita di capelli, l’anemia, la nausea, l’arrossamento degli occhi e uno stato di stanchezza e irritabilità. Diventa difficile concentrarsi e si può anche perdere l’appetito, dimagrendo vistosamente. Tra le conseguenze più gravi ci sono anche problemi riproduttivi e ritardi nella crescita in fase adolescenziale o infantile.
Se ipotizziamo di essere in carenza di lisina, rivolgiamoci ad un medico e ricordiamoci che esistono degli integratori con cui aiutarsi, prodotti però sconsigliati a coloro che soffrono di diabete, di problemi cardiovascolari o obesità.
Anche l’eccesso di lisina, dall’altra parte, può danneggiare la nostra salute. Spesso provoca forte nausea ed episodi di vomito, la comparsa di gonfiori tipici da allergia, quindi a livello di lingua, labbra e viso e anche delle difficoltà a respirare.
Lisina: avvertenze e controindicazioni
Come abbiamo già accennato parlando di integratori, questa sostanza così utile per numerosi motivi, a capelli, pelle, ossa e non solo, può invece causare problemi a chi soffre di alcune patologie. Le persone che soffrono di diabete, iperlisinemia e iperlisinuria non devono assumere integratori a base di L-lisina, come anticipato, ma anche chi ha dei disturbi renali o epatici è meglio che non ingerisca integratori a base di questo aminoacido.
Il loro consumo viene sconsigliato anche alle donne che si trovano in stato di gravidanza o in fase di allattamento. Un “effetto collaterale” della lisina potrebbero essere i disturbi gastrointestinali che insorgono però in persone in salute, solo se questo aminoacido viene somministrato in megadosi, ovvero 10-15 g, visto che i dosaggi tipici indicati nei prodotti presenti in commercio vanno dai 500 mg ai 3 g giornalieri.
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Pubblicato da Marta Abbà il 19 Marzo 2019