Ligustro, spesso protagonista di molte siepi che notiamo per strada ma a cui non sappiamo dare un nome. E’ un arbusto molto comodo anche per via dei suoi rami flessibili a cui deve anche il proprio nome. Ligustro deriva infatti dal latino ligare, quindi alla possibilità di utilizzare i suoi rami per legature in diversi lavori agricoli.
Ligustro: albero
Esistono ben 45 specie di arbusti e piccoli alberi, sia sempreverdi, sia decidui, che sono tutti chiamati ligustro e nella maggior parte dei casi vengono impiegati per formare siepi.
Dalle nostre parti, troviamo di solito il genere lucidum e lo japonicum, nel primo caso, esistono alcune varietà particolari e molto amate: l’excelsum superbum perché ha le foglie con un margine variegato color crema, e il tricolor perché ha foglie che, da giovani, sono rosa pallido,
Al di là delle tipologie esistenti e diffuse, il Ligustro resta una delle piante pià diffuse tra quelle da siepe, per lo meno alle nostre latitudini. Ha foglie ovali e color verde brillante, verso la tarda primavera si arricchisce anche di fiori microscopici, molto profumati e di colore bianco-avorio.
Quando si desidera separare o dividere spazi esterni, questo arbusto risulta una delle soluzioni più apprezzate perché elegante e pratica. E’ semplice, con i suoi rami, creare delle barriere fitte, verdi e del tutto naturali ma molto resistenti, che non si “Spogliano” in autunno e non congelano in inverno.
Il ligustro può raggiungere un’altezza ragguardevole: ben 3 metri.
Habitat del Ligustro
Uno degli habitat ottimali per il ligustro è quello che gli offriamo in Italia, paese dove cresce spontaneo e verdeggia come arbusto sempreverde. Può essere alto anche 5 metri ma molto spesso, soprattutto se come siepe, lo troviamo di 3 metri circa.
Le origini di questa pianta sono asiatiche, ma può anche arrivare dall’Europa, dall’Africa del Nord e dall’Australia. Il Ligustro comune, ad esempio, è europeo, regge bene il clima del continente anche se non il freddo polare, un altro suo nemico è l’oidio.
Foglie del Ligustro
Al variare della tipologia del Ligustro che stiamo osservando, le sue foglie possono essere caduche, semisempreverdi o sempreverdi. Quando ci sono, sono opposte, semplici, ovate, senza alcuna peluria e lucenti. Anche al tatto risultano molto coriacee.
Possono essere lunghe anche 10 cm e larghe 5, finiscono con una punta sottile e non hanno i margini dentellati a meno che non si tratti di una varietà con questa precisa caratteristica. Quando nascono, possono mostrare anche delle sfumature rossastre ma poi diventando adulte restano verdi, più lucide sulla pagina superiore, meno su quella inferiore.
Fiori del Ligustro
In tarda primavera, a volte solo in estate, il Ligustro produce i suoi fiori. Non ha fretta e non ha manie di grandezza, perché sono molto piccoli e raccolti in pannicoli lunghi fino a 20 cm. Sono color bianco-crema e molto profumati, verso la fine dell’estate al posto dei fiori si trovano delle bacche nere da circa 1 cm di diametro, molto velenose. Teniamo lontani bambini ed animali.
Ligustro bonsai
Per piccole siepi, piccoli ligustri, quindi Ligustri bonsai. Si tratta di varietà dalle dimensioni ridotte, quindi che non raggiungono i 5 metri di altezza come nello standard e men che meno i 12 che, in natura, questo arbusto può superare.
Ligustro: un antinfiammatorio per la bocca
Sebbene il Ligustro sia una pianta officinale tossica, le gemme, i fiori e le foglie possono essere utilizzate con cautela come antinfiammatorio per lenire le ulcerazioni della bocca e della gola e come rimedio lassativo.
Le gemme, i fiori e le foglie possono essere utilizzate per creare un decotto da utilizzare per effettuare gargarismi 2 volte al giorno.
Il decotto può essere utilizzato anche per lenire infiammazioni e arrossamenti della cute.
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