5 libri sul cambiamento climatico da leggere

Libri sul cambiamento climatico
5 libri sul cambiamento climatico da leggere – Il Covid è certamente un’emergenza. Impossibile negarlo, considerato l’impatto che il virus ha comportato nelle vite di tutti noi. Ma se vogliamo indagare in quella che è la più grande problematica che la società attuale si trova a dover fronteggiare, il primato spetta senza dubbio al cambiamento climatico.

Le conseguenze legate al mutamento che sta interessando il clima da alcuni anni a questa parte, del resto, sono ormai sotto gli occhi di tutti. Scioglimento dei ghiacciai, innalzamento dei mari, alluvioni, inondazioni, progressiva carenza di risorse idriche, deterioramento della qualità dell’acqua, desertificazione sono solo alcuni degli effetti legati agli ultimi sviluppi della situazione climatica. L’emergenza è di così grande portata da essere tema centrale anche di numerosi saggi pubblicati da scienziati, esperti e non solo. Eccone allora alcuni libri sul cambiamento climatico meritevoli di una lettura approfondita.



Libri sul cambiamento climatico

La nostra casa è in fiamme. La nostra battaglia contro il cambiamento climatico di Greta Thunberg, Svante Thunberg, Beata Ernman, Malena Ernman

Iniziamo il viaggio alla scoperta di alcuni tra i libri sul cambiamento climatico più interessanti con la paladina per eccellenza della lotta al Climate Change. Il testo è la storia di Greta ma anche della sua famiglia, che la coraggiosa ragazza ha saputo motivare spingendola a cambiare stile di vita. Le pagine iniziali del libro riportano i discorsi più importanti che la giovane ambientalista ha pronunciato nelle sue varie manifestazioni. Parole da cui emergono la sua determinazione e la sua voglia di cambiamento. Accanto alle problematiche legate al clima e all’ambiente ne La nostra casa è in fiamme vengono affrontati altri temi delicati e di grande attualità come l’autismo, la depressione e il bullismo.

La nostra casa è in fiamme: copertina

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Sinossi

«Non voglio la vostra speranza. Voglio che proviate la paura che provo io ogni giorno. Voglio che agiate come fareste in un’emergenza. Come se la vostra casa fosse in fiamme. Perché lo è.» Greta Thunberg ha parlato chiaro ai grandi del mondo e ha iniziato così la sua battaglia contro il cambiamento climatico, convinta che «nessuno è troppo piccolo per fare la differenza». Lo “sciopero della scuola per il clima” di una solitaria e giovanissima studentessa davanti al parlamento svedese è diventato un messaggio globale che ha coinvolto in tutta Europa centinaia di migliaia di ragazzi che seguono il suo esempio in occasione dei #fridaysforfuture.

Greta ha dato inizio a una rivoluzione che non pare destinata a fermarsi, una battaglia da combattere per un futuro sottratto alle nuove generazioni al ritmo furioso dei 100 milioni di barili di petrolio consumati ogni giorno. La nostra casa è in fiamme è la storia di Greta, dei suoi genitori e di sua sorella Beata, che come lei soffre della sindrome di Asperger.

È il racconto delle grandi difficoltà di una famiglia svedese che si è trovata ad affrontare una crisi imminente, quella che ha travolto il nostro pianeta. È la presa di coscienza di come sia urgente agire ora, quando nove milioni di persone ogni anno muoiono per l’inquinamento. È il «grido d’aiuto» di una ragazzina che ha convinto la famiglia a cambiare vita e ora sta cercando di convincere il mondo intero.

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Salire in montagna. Prendere quota per sfuggire al riscaldamento globale di Luca Mercalli

Il libro è un racconto che il noto meteorologo, climatologo e divulgatore scientifico fa ai lettori con lo scopo di far conoscere loro le motivazioni da cui scaturita la sua decisione di entrare a far parte di una comunità montana. Salire in montagna appare come la soluzione ideale per sfuggire agli effetti devastanti del mutamento climatico. La baita prescelta da Mercalli è il prototipo di una abitazione sostenibile ma è anche simbolo del ruolo della persona in rapporto all’ambiente.

Salire in montagna di Luca Mercalli: copertina

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Sinossi

Perché investire denaro ed energie nella ristrutturazione di una vecchia e scomoda baita nel cuore delle Alpi Cozie? Questo è il racconto di una migrazione verticale, con i suoi successi e i suoi ostacoli, per fuggire il riscaldamento globale che rende sempre più roventi le estati nelle città.

Le montagne, con la loro frescura, sono a due passi e offrono nuove possibilità di essere riabitate; e ciò attraverso il recupero di borgate abbandonate con tecniche di bioedilizia rispettose del paesaggio ma all’altezza delle necessità di agio e di connettività per poterci vivere e lavorare. Per salvarci dall’emergenza climatica e ridare spazio alla contemplazione di ciò che resta della natura.

Mercalli affronta, con questo libro molto personale, il tema del riscaldamento climatico attraverso una narrazione in prima persona che racconta la propria esperienza del «salire in montagna»: il tentativo di persuadere della necessità di un cambiamento della nostra esistenza, attraverso una vicenda esemplare.

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Possiamo salvare il mondo, prima di cena. Perché il clima siamo noi di Jonathan Safran Foer

Nel suo libro Jonathan Safran Foer racconta, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere». Si tratta di un testo capace di colpire con una narrazione capace di arrivare dritta al cuore, provocando emozioni che spaziano dal sorriso fino alle lacrime. Un modo diverso per raccontare il cambiamento climatico, stimolando a soluzioni da mettere in campo per porvi rimedio.

Possiamo salvare il mondo, prima di cena: copertina

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Sinossi

«Nessuno se non noi distruggerà la terra e nessuno se non noi la salverà… Noi siamo il diluvio, noi siamo l’arca». Il tema dell’emergenza climatica affrontato in un libro che ha l’urgenza di un pamphlet e il fascino di un romanzo. Qualcuno si ostina a liquidare i cambiamenti climatici come fake news, ma la gran parte di noi è ben consapevole che se non modifichiamo radicalmente le nostre abitudini l’umanità andrà incontro al rischio dell’estinzione di massa. Lo sappiamo, eppure non riusciamo a crederci. E di conseguenza non riusciamo ad agire.

Il problema è che l’emergenza ambientale non è una storia facile da raccontare e, soprattutto, non è una buona storia: non spaventa, non affascina, non coinvolge abbastanza da indurci a cambiare la nostra vita. Per questo rimaniamo indifferenti, o paralizzati: la stessa reazione che suscitò Jan Karsky, il «testimone inascoltato», quando cercò di svelare l’orrore dell’Olocausto e non fu creduto. In tempo di guerra, veniva chiesto ai cittadini di contribuire allo sforzo bellico: ma qual è il confine tra rinuncia e sacrificio, quando in gioco c’è la nostra sopravvivenza, o la sopravvivenza dei nostri figli? E quali sono le rinunce necessarie, adesso, per salvare un mondo ormai trasformato in una immensa fattoria a cielo aperto? Nel suo nuovo libro, Jonathan Safran Foer mette in campo tutte le sue risorse di scrittore per raccontare, con straordinario impatto emotivo, la crisi climatica che è anche «crisi della nostra capacità di credere», mescolando in modo originalissimo storie di famiglia, ricordi personali, episodi biblici, dati scientifici rigorosi e suggestioni futuristiche.

Un libro che parte dalla volontà di «convincere degli sconosciuti a fare qualcosa» e termina con un messaggio rivolto ai figli, ai quali ciascun genitore – non solo a parole, ma con le proprie scelte – spera di riuscire a insegnare «la differenza tra correre verso la morte, correre per sfuggire alla morte e correre verso la vita».

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Potrebbe interessarti anche il nostro articolo correlato: I cambiamenti climatici aumenteranno i conflitti armati

Addio ai ghiacci. Rapporto dall’Artico di Peter Wadhams

Peter Wadhams è uno dei maggiori esperti degli oceani polari. Il suo libro descrive i mutamenti che stanno avvenendo nei ghiacciai artici, come conseguenza del cambiamento climatico in corso. Un mutamento causato in massima parte dalla massiccia immissione di anidride carbonica nell’atmosfera legate alle attività antropiche. Tra le pagine del libro, Wadhams evidenzia in modo rigoroso l’estrema sensibilità dell’ambiente polare, che rivela precocemente significativi mutamenti tuttora poco percepiti alle nostre latitudini.

Addio ai ghiacci: copertina

La copertina di “Addio ai ghiacci. Rapporto dall’Artico” in vendita su Amazon

Sinossi

Il Polo si sta inesorabilmente sciogliendo. È un fatto col quale dobbiamo confrontarci. Lo scioglimento dei ghiacci è andato aumentando drammaticamente negli ultimi trent’anni. E i ghiacci del Polo sono la cartina al tornasole dello stato di salute del clima del pianeta e tanto più diminuiscono, tanto meno calore viene riflesso verso lo spazio dal loro candore, peggiorando ulteriormente la situazione in un circolo vizioso.

L’accelerazione del fenomeno è impressionante, ma le autorità politiche non sembrano aver ancora realizzato l’enorme pericolo che ciò comporta , ovvero che il destino dell’Artico è la miccia che potrebbe innescare una spirale che finirebbe col coinvolgere il mondo intero.

Addio ai ghiacci, uscito per la prima volta nel 2017 e ora aggiornato agli ultimissimi dati, contiene tutti i fatti incontrovertibili dell’evidenza scientifica, minuziosamente raccolti, spiegati e argomentati in maniera estremamente comprensibile per chiunque: non dà scampo. Addio ai ghiacci, uscito per la prima volta nel 2017 e ora aggiornato agli ultimissimi dati, contiene tutti i fatti incontrovertibili dell’evidenza scientifica, minuziosamente raccolti, spiegati e argomentati in maniera estremamente comprensibile per chiunque: non dà scampo. È un appello accorato e competente che non deve cadere nel vuoto.

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Il mondo in fiamme. Contro il capitalismo per salvare il clima di Naomi Klein

Il libro è una raccolta di articoli che vanno dal giugno 2010 fino all’aprile 2019. Il testo inizia con un’introduzione sul movimento dei Fridays for Future, continuando con reportage legati al grande macro-tema del cambiamento climatico. Non mancano riferimenti alle diverse  battaglie che l’autrice ha condotto in nome di un mondo più equo e sostenibile. Il libro si conclude con pagine dedicate al Green New Deal, insieme di misure che mirano alla sostenibilità in cui la Klein vede una possibile soluzione per superare le crisi ecologiche dei sistemi economici e sociali.

Il mondo in fiamme: copertina

La copertina de “ll mondo in fiamme” in vendita su Amazon

Sinossi

Naomi Klein è una importante reporter della guerra economica che le grandi multinazionali hanno condotto a spese delle persone e del pianeta. Non ha mai smesso di combattere per la giustizia sociale e per la salvezza dell’ambiente, documentando le catastrofi in corso e raccogliendo dati, spesso scomodi.

Questo libro svela le verità che non conosciamo e mostra le conseguenze di quelle che non vogliamo vedere, portandoci sui fronti dei disastri naturali contemporanei, dalla Grande Barriera Corallina ai cieli anneriti dal fumo nel Pacifico nordoccidentale, fino ai danni provocati in Porto Rico dall’uragano Maria.

Quelli di Naomi Klein sono interventi tragicamente premonitori, perché ci mettono in guardia sui disastri ecologici che ci aspettano se perdiamo l’ultima occasione per agire e cambiare la direzione del nostro futuro. Per combattere la crisi climatica dobbiamo essere capaci di rinunciare alla cultura consumistica, schiacciata sull’ipocrisia di un eterno presente, e anche alla costruzione dei muri che dividono i popoli e alimentano le disuguaglianze. Dobbiamo lasciarci alle spalle l’illusione di poter dimenticare i danni che la nostra civiltà procura al pianeta.

Questa catastrofe globale non è solo un problema politico: ha a che fare con la nostra immaginazione e con il coraggio di affrontare la sfida di un cambiamento radicale nel nostro stile di vita. Per superare la crisi del clima, dobbiamo cambiare il sistema che l’ha prodotta.

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Pubblicato da Evelyn Baleani il 21 Marzo 2021