L’Honda ricicla le Terre Rare

I veicoli elettrici continuano a diffondersi, l’ambiente esige una svolta elettrica e con l’aumentare delle vendite aumenta la produzione di auto, bici e scooter elettrici. L’industria dei trasporti si sta concentrando nella produzione di tecnologie sempre più avanzate, veicoli ancora più leggeri e hitech che si posizionano sul mercato con prezzi più accessibili. Sono poche le aziende che si preoccupano dello smaltimento e che seguono a 360 gradi la vita del proprio prodotto, a partire dalla sua fabbricazione per arrivare alla fine del suo ciclo di vita.Le priorità delle case automobilistiche sono caratteristiche come il peso, l’autonomia e i prezzi di produzione. Un componente chiave per la produzione di un’auto elettrica è la batteria. Influenza molto il peso e ovviamente, le performance finali, dalla velocità massima all’autonomia disponibile, senza dimenticare i tempi di ricarica.

Tuttavia, le batterie hanno anche dimostrato di essere un punto critico della cosiddetta “mobilità sostenibile“. La produzione di una batteria è un processo intenso, in più, quando una batteria termina il suo ciclo di vita, c’è il problema dello smaltimento. Secondo la casa automobilistica Honda, la via d’uscita esiste. Gli sviluppatori Honda hanno messo a punto un metodo efficiente per estrarre le terre rare dalle batterie esauste. I materiali, così recuperati, saranno disponibili per la produzione di nuove batterie.

Si tratta del primo processo al mondo capace di recuperare le terre rare dalle batterie esauste. Il team di sviluppo Honda è riuscito a estrarre elementi preziosi come il lantanio e le altre terre rare ed è riuscita a farlo mediante un processo di elettrolisi. Le terre rare estratte possono vantare una purezza superiore al 99 per cento, vale a dire che le terre rare riciclate col metodo Honda, hanno le stesse caratteristiche delle terre rare appena estratte da una miniera.