Gli organizzatori dell’Esposizione Universale che si terrà nel 2015 a Milano, hanno invitato le aziende israeliane a prendere parte alle gare di appalto che prevedono la costruzione dei vari padiglioni del complesso che ospiterà l’Expo. La ricompensa per l’accettazione di tale invito? La possibilità di mettersi in mostra in un padiglione più maestosi e accattivante.
L’Expo di Milano si terrà solo nel 2015 ma gli organizzatori italiani stanno già invitando le compagnie israeliane a prendere parte alle gare per la costruzione del sito. Per invogliare le compagnie istraeliane a partecipare alle costruzioni, gli organizzatori hanno assicurato che ci partecipa con un “coinvolgimento attivo e precoce“, potrà godere di maggiore visibilità, in altre parole, potrà occupare un padiglione più grande e attraente.
L’Expo di Milano si terrà nel quadro del tema “Nutrire il Pianeta. Energia per la Vita” e prevede l’allestimento, entro tre anni, di una città digitale con tecnologie avanzate; una città che promette di fornire agli oltre 20 milioni di visitatori, un’esperienza educativa unica. Nel progetto Expo 2015 è previsto l’allestimento di un portale web ad hoc che ospiterà più di un miliardo di navigatori della rete.
Istraele è tra i 15 Paesi in lizza per guidare la costruzione del sito destinato a ospitare l’Expo 2015. Dalla lista sono stati esclusi già 150 Paesi. L’Amministratore delegato Giuseppe Sala, ex direttore generale della Telecom Italia, ha affermato durante il meeting di Yedioth Ahronoth che “presto una delegazione ufficiale, farà visita a Israele per comunicare quali saranno le aziende startup dell’Expo, le aziende che prenderanno parte alle gare“.
L’Expo di Milano coprirà una superficie di circa un chilometro quadrato e sarà costruita come un lungo viale che potrà vantarsi di simulare la struttura di una città romana. Secondo il Technologies and Operations Manager, Valerio Zingarelli ogni visitatore sarà munito di una smartcard contenente le principali informazioni riguardo la sua professione e i suoi interessi, così, quando il visitatore attraverserà i padiglioni, esso sarà identificato da sensori appositamente installati nelle pareti che presenteranno il visitatore agli espositori.
Ora più che mai gli organizzatori dell’Expo 2015 devono anticipare i tempi e capire quali sono le tecnologie da sfoggiare durante l’esposizione, tecnologiche che tra tre anni saranno ancora considerate rivoluzionarie e innovative. Secondo Tami Ziv, responsabile economico dell’Ambasciata Israeliana a Roma, l’eccellenza di Israele deve essere espressa con tutto il suo potenziale durante l’Expo 2015 e ha affermato che “innovazioni agricole, strategie per la gestione idrica e energie rinnovabili, debutteranno all’Expo con una veste futuristica” così da invogliare le aziende israeliane e non, a sviluppare nuove idee più originali e ancora più innovative.