Leone marino, tutte le informazioni

leone marino

Leone marino: le caratteristiche di questo meraviglioso mammifero acquatico, molto simile alla foca e lontano parente del tricheco.

leoni marini sono mammiferi semi-acquatici noti anche come otarie. Proprio come le foche, i leoni marini sono pinnipedi, cioè hanno i quattro arti modificati in natatoie. Esistono sette specie di leoni marini, tutti sono caratterizzati dalla presenza di padiglioni auricolari esterni, lunghe pinne anteriori e l’abilità di camminare sul terreno sfruttando le quattro pinne natatoie.

Differenza tra foca e leone marino

Abbiamo detto che leone marino foca sono pinnipedi, un occhio poco esperto che osserva per la prima volta due pinnipedi potrebbe fare confusione. Ecco perché ti spieghiamo subito la differenza tra leone marino e foca.

Si tratta di due animali del tutto differenti, facili da distinguere a prima vista. Se hai perplessità, un trucchetto per distinguere questi due mammiferi acquatici sta nell’osservare il capo: solo il leone marino possiede i piccoli padiglioni auricolari esterni, che sono del tutto assenti nella foca.

I leoni marini, oltre a essere parenti delle foche, sono anche parenti dei simpatici trichechi.

Leone marino

Dove vive? l suo habitat naturale si riscontra dalle acque subartiche alle acque tropicali oceaniche fatta eccezione per l’estremo settentrione dell’Oceano Atlantico. In particolare, il leone marino vive nei mari più freddi dell’America meridionale, lungo le coste della California, in Alaska e nel mare delle isole Aleutine.

La vita media è di circa 25-30 anni. Il peso può oscillare in base alla specie e al sesso. Per esempio, il leone marino californiano maschio pesa mediamente 300 kg ed è lungo 2,4 metri, mentre la femmina della stessa specie pesa solo 100 kg ed è lunga 1,8 metri. Molto più grande è il leone marino Stellar che può arrivare a pesare anche più di 1000 kg, crescendo fino a 3 metri di lunghezza.

Possono camminare sulla terra e nuotare raggiungendo una velocità di 16 nodi (circa 30 km/h). Delle sette specie di leone marino tre sono classificate come specie a rischio estinzione:

  • Leone marino australiano
  • Leone marino delle Galàpagos
  • Leone marino della Nuova Zelanda

Il leone marino giapponese è purtroppo estinto tra gli anni ’70 e gli anni ’80, a causa dell’intensa caccia ai fini commerciali.

Nella foto in basso, i leoni marini di Stellar (specie Eumetopias jubatus) stazionano su una roccia al largo della cosa dell’isola di Raspberry (Alaska).

Cosa mangiano i leoni marini?

leoni marini sono dei mangioni! Consumano molto cibo: mangiano, a ogni pasto, il 5-8% del loro peso corporeo. Ciò significa che a ogni pasto ingeriscono circa 7- 16 kg di cibo!

Cosa mangia un leone marino?
Tutto ciò che trova in mare! Dai frutti di mare ai pesci. L’otaria si nutre di:

  • Frutti di mare
  • Calamari
  • Salmone
  • Nasello
  • Merlano
  • Acciuga
  • Aringa
  • Scorfano
  • Lampreda
  • Pesce Cane
  • Altri pesci

A volte collaborano con pinguini, focene e delfini per accerchiare grossi branchi di pesci e nutrirsene. I leoni marini a volte seguono i delfini sfruttandone gli sforzi nella caccia.

Le femmine si nutrono e cacciano entro i 10 – 100 km dalla costa mentre i maschi possono allontanarsi anche 450 km dalla costa, ma solo dove le temperature dell’acqua lo consentono.

leoni marini

leoni marini sono a loro volta predati dalle orche e dai grandi squali. Lo squalo bianco, per esempio, ama cacciare leoni marini e foche, in quanto queste due prede hanno carni molto grasse. Gli squali attaccano i leoni marini aggirandoli mentre riposano sulla superficie dell’acqua. In genere un leone marino che viene attaccato da uno squalo ha maggiori possibilità di sopravvivere (e raggiungere la riva) solo se viene morso nella zona posteriore del corpo.

Riproduzione e accoppiamento

Vi sono delle differenze tra le specie. Il leone marino della California ha un ciclo riproduttivo di dodici mesi, di questi, tre mesi occorrono per l’impianto dell’ovulo fecondato e nove mesi per la gestazione vera e propria. In genere, il parto avviene tra giugno e luglio. Trattandosi di mammiferi, le femmine restano con i cuccioli sulla terra ferma e li allattano per circa dieci giorni, all’undicesimo giorno, le femmine iniziano ad allontanarsi dal nido per cacciare e continuano ad allattare per altri tre giorni.

I piccoli leoni marini lasciati sulla terraferma tendono a riunirsi, socializzare e giocare tra di loro formando una sorta di asilo naturale! Al rientro, le femmine chiamano i loro cucci con versi distintivi (il richiamo è selettivo per il proprio figlio, una madre e il suo cucciolo possono distinguere i reciproci richiami). La mamma di leone marino continua a prendersi cura del piccolo e a nutrirlo. Quando il piccolo sarà pronto, si allontanerà dalla terra ferma e inizierà a cacciare con la mamma.

ontaria

leoni marini della California maschi non svolgono alcun ruolo nell’allevare i cuccioli ma si interessano maggiormente ai piccoli rispetto ai maschi delle altre specie. E’ stato osservato, infatti, che i leoni marini maschi possono aiutare i cuccioli in difficoltà o proteggerli dai predatori durante le prime esperienze di nuoto.

Lo svezzamento dei piccoli avviene in un anno ma l’allattamento può continuare anche fino al secondo anno di età.

leoni marini cacciano, si riproducono e… fanno immersioni continue! Possono rimanere in mare per due settimane senza mai toccare terra, tornando in superficie per riposare. Alcuni leoni marini migrano, mentre altri sono stazionari (come il leone marino della California).

Pubblicato da Anna De Simone il 17 Dicembre 2019