Legno di mango
Il legno di mango è sempre più usato e apprezzato anche dalle nostre parti anche se non ancora apprezzato quanto il frutto. Ha delle caratteristiche peculiari e non può essere utilizzato per tutto, ce lo insegnano architetti che sono nati là dove il legno di mango e il mango sono parte del paesaggio e della cucina tradizionale, architetti che girano il mondo per innovare come Diébédo Francis Kéré.
Legno di mango
Uno dei motivi per cui vale la pena parlare del legno di mango e dedicare ad esso un articolo è il fatto che si tratta di un legno è sostenibile. Cosa significa?
Semplicemente che quando lo si utilizza non si va ad eliminare una pianta apposta ma si sfrutta un albero di mango che è già stato piantato per i suoi frutti, raccolti dai contadini per essere esportati o utilizzati in loco. Va a finire quindi che il legno di mango e i frutti di mango vanno di pari passo usati e apprezzati senza sprechi, perché il secondo viene impiegato quando l’albero smette di dare i frutti.
Legno di mango: caratteristiche
Il tronco del mango può avere anche un diametro di 5 metri e in altezza raggiunge i 70 metri. Non ci mette secoli a crescere così, è piuttosto veloce ma è anche spesso oggetto di malattie, colpito da funghi anche particolarmente pericolosi. Dal punto di vista estetico il tronco del mango è tendente al grigio, all’esterno, ma il legno è di un dolce marrone molto gradevole.
Legno di mango in Burkina Faso
Proprio l’illuminante architetto già citato, Diébédo Francis Kéré, in Burkina Faso ha realizzato e sta realizzando numerosi progetti che hanno come protagonista il legno di mango. Non solo nel suo paese di origine, in verità, anche perché questo professionista ha girato il mondo e ha fondato Kéré Architecture, il suo studio, con sede a Berlino, nel 2004.
E’ in Burkina Faso, però, a Gando, che Kéré sta realizzando un progetto dedicato agli alberi di mango, prima ancora che diventino legno di mango perché il suo sogno non è quello di costruire scuole, non solo. Lui mira a creare una sorta di oasi per gli abitanti. Ecco quindi che sta creando una piantagione di alberi di mango che con i suoi frutti nutre la popolazione locale e allo stesso tempo fa ombra in una zona in cui le temperature durante il giorno possono raggiungere i 40 °C. Dal punto di vista educativo, affidando ad ogni ragazzo un albero, si insegna loro come piantarli e curarli.
Le tecniche di coltivazione sono innovative sotto vari punti di vista. Durante la preparazione all’impianto non si usano insetticidi nocivi perché si scava un buco riempiendolo di vecchie ossa e carne che, attraendo le formiche fanno sì che questi animaletti mangino le termiti. Gli animali da cortile cercando l’ombra arrivano a concimare naturalmente gli alberi di mango e per bagnarli si usano vasi d’argilla tradizionali con una sorta di tappo filtrante che fa scendere l’acqua lentamente, senza che venga sprecata.
Legno di mango: mobili
I mobili in legno di mango sono mobili apprezzati anche perché sostenibili e la materia prima è più utilizzabile rispetto ad altri legni duri che richiedono molto tempo per crescere.
Il bello del legno di mango è che è facile da lavorare e poco costoso da comprare, la sua consistenza permette di creare forme singolari con finiture originali. Dal punto di vista estetico è molto gradita anche la possibilità che questo legno da di variare le sfumature che passano dal marrone chiaro al marrone scuro. Sul mercato troviamo e troveremo sempre di più sedie, armadi, perfino letti e tavoli da cucina in legno di mango.
Legno di mango: resistente
Noto per la sua bassa densità e durezza, questo legno è utilizzato in prevalenza per creare la parte interna di mobili etnici perché non può vantare una particolare resistenza. Altro utilizzo frequente è quello della creazione di piccola oggettistica, decorazioni e soprammobili.
Legno di mango: prezzo
Tra i vari accessori che possiamo trovare sul mercato, fabbricati in legno di mango, ecco un tagliere elegante, marrone, su Amazon in vendita a 21 euro, realizzato in legno di mango bella con disegni e venature, 23 X 50 X 1, alto 5 cm.
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Pubblicato da Marta Abbà il 14 Ottobre 2017