Coltivato soprattutto per avere della legna da ardere, ma anche per motivi estetici, il Leccio è un albero che molti di noi possono incontrare durante una qualsiasi passeggiata in un parco cittadino o in un bosco, Vediamo che caratteristiche ha, come lo si usa e come è fatto. Spesso passiamo affianco a degli alberi molto particolari e non ci facciamo nemmeno caso, solo poi documentandosi si viene a conoscere il valore di alberi etichettati come “alberi qualsiasi”. Ciò accade soprattutto con alberi come il Leccio che non sono difficili da reperire dalle nostre parti.
Leccio: albero
Diffuso in tutto il bacino del Mediterraneo, il Leccio è una specie di pianta termofila caratteristica della macchia mediterranea, in Italia è presente al livello del mare fino a 600 metri di altezza ma al Sud, dove fa più cado, raggiunge anche gli 800 – 1000 metri sopra il livello del mare. Il Leccio è una delle querce sempreverdi, una delle più longeve perché può raggiungere i mille anni.
Appartiene alla classe delle Dicotyledones e alla famiglia delle Fagaceae, può raggiungere i 30 metri di altezza e ha una chioma molto densa, sempreverde, molto scura. Il suo tronco è robusto e ricoperto da una corteccia rugosa grigio-brunastra, screpolata in placchette subrettangolari. Il legno di questa quercia è molto duro e risulta di fatto difficile da essere lavorato, ecco perché viene utilizzato per essere bruciato oppure come albero da decorazione a lato delle strade oppure all’interno dei parchi.
Una delle caratteristiche che ce lo fanno amare è il fatto che il Leccio permette di ricavare produzioni di legno anche da terreni difficili essendo una pianta adattabile e avendo la capacità di generazione di polloni in modo più performante rispetto alle querce caducifoglie. Non scordiamoci di dire anche che i boschi di Leccio sono molto belli, e ne sa qualcosa chi vi ha passeggiato, soprattutto in alcune zone dell’Italia peninsulare costiera.
Leccio: foglie
Semplici, a lamina coriacea a margine intero o dentato, le foglie del Leccio possono assumere forme molto variabili. Ce ne sono di lanceolata o anche di forma ellittica, non mancano quelle rotondeggianti, nella sottospecie rotundifolia. Anche la base può essere cuneata come anche arrotondata.
La parte superiore delle foglie di norma è verde scuro e lucida mentre quella inferiore si presenta grigiastra e marcatamente tomentosa. Anche le dimensioni possono variare molto, in lunghezza dai 3 agli 8 centimetri, in larghezza da 1 a 3,5 centimetri, la nervatura centrale è dritta e sono presenti 7 – 11 paia di nervature laterali. Sempre sulla pagina inferiore si ha una pubescenza che è simile a quella della Quercus suber con tricomi che nascondono gli stomi rotondeggianti, poi c’è il picciolo, breve, peloso, provvisto di stipole marroncine, lineari e presto caduche.
Le foglie restano sulla pianta 2-3 anni di media e ce ne sono in generale di due tipi, ecco perché il Leccio è una pianta eterofillia. Le foglie apicali e quelle degli esemplari giovani sono di forma ovale e hanno denti mucronati, mostrano una pubescenza della pagina inferiore di piccole dimensioni e qualche tricoma anche sulla pagina superiore. Ci sono poi le foglie delle plantule che sono pelosissime, quasi bianche alla germogliazione, ma poi diventano glabre.
Passiamo ai fiori, anche se non sono la parte essenziale della pianta. Anche in questo caso ne abbiamo di due tipi, quelli maschili e quelli femminili. Quelli femminili hanno un breve peduncolo e si trovano sui rami soli o in gruppi di 2-3, quelli maschili sono disposti in glomeruli che formano amenti filiformi. Il frutto? E’ una ghianda lunga fino a 3 centimetri che presenta una cupola grigia con delle piccole squamette.
Leccio: dimensioni
Abbiamo parlato di altezze anche fino ai 30 metri, poi molto dipende anche dalla sottospecie di Leccio di cui stiamo parlando. Ce ne sono due. La prima è la Quercus ilex subsp. Ilex, originaria della zona che va dall’est della penisola iberica alla Costa Azzurra fino alla Grecia. Presenta foglie molto vicine e ghiande da 2 centimetri. La seconda sottospecie è la Quercus ilex subsp. Rotundifolia, proveniente dal sud della penisola iberica e dal nordest dell’Africa. Ha foglie molto più rade e ghiande un po’ più grandi, con una lunghezza di 2.5 centimetri e un sapore amarognolo.
Leccio: mediterraneo
Come abbiamo visto parlando delle due sottospecie, il Leccio è una pianta che cresce lungo tutto il bacino del Mediterraneo tranne che in Egitto. E’ particolarmente diffuso nel settore occidentale, soprattutto in Algeria e Marocco e in tutta la penisola Iberica ma è ben presente anche nella Francia mediterranea e in Italia, dove forma boschi puri anche di notevoli dimensioni.
Nella nostra penisola troviamo il Leccio sulle isole e lungo le coste liguri, tirreniche e ioniche, meno su quelle adriatiche. Troviamo anche una certa presenza di Lecci sulle Prealpi lungo le coste dei laghi, sui Colli Euganei, in Friuli Venezia Giulia, in Romagna.
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