Leccio, caratteristiche della pianta
Leccio, caratteristiche della pianta, immagini e consigli per coltivare il leccio in giardino o per la coltivazione da reddito. Dimensioni, crescita, foglie e consigli.
Leccio: descrizione botanica, coltivazione a scopo ornamentale o per la produzione di legna, esigenze climatiche e di suolo. Il leccio per coltivare una siepe frangivento nelle zone costiere.
Leccio, caratteristiche della pianta
Il Leccio è l’unica quercia sempreverde, si tratta della Quercus ilex e appartiene alla famiglia delle Fagacee. Il leccio è una quercia in grado di vivere in ambienti aridi, cresce lentamente ed è molto longeva (può vivere per centinaia di anni).
Appartiene al genere Quercus, della famiglia Fagaceae. E’ diffusa soprattutto nelle zone mediterranee e nei giardini italiani trova il suo habitat naturale: a patto di avere abbastanza spazio!
Leccio o Quercus ilex, descrizione botanica
Il leccio (Quercus ilex) presenta un tronco di colore grigio-brunastro che tende a screpolarsi con il tempo. Le foglie sono persistenti, con la parte superiore di un verde scuro e lucide mentre la lamina inferiore è ricca di peluria ed è di colore grigiastro. Le foglie del leccio sono visibile nella foto in alto.
Il leccio sfoggia fiori maschili e femminili separati tra loro: quelli maschili sono riuniti in amenti cilindrici, quelli femminili sono singoli o doppi che spuntano da un piccolo peduncolo. Il frutto del leccio è costituito dalla famosa ghianda che è considerata, botanicamente, un achenio (al pari di Marroni e Castagne). La ghianda del leccio è visibile nella foto in basso.
Dimensioni: il fusto può raggiungere un’altezza fino ai 20 – 28 metri.
Della specie Quercus ilex, esistono due sottospecie:
Quercus ilex subsp ilex, con foglie più strette e lunghe circa 2 cm.
Quercus ilex subsp rotundifolia anche nota come Quercus rotundifolia, presenta foglie più ampie e ghiande più lunghe, fino a 2,5 cm. Le ghiande sono mostrate nella foto in basso.
Crescita: il leccio ha una crescita lenta ma un’ottima longevità. In condizioni ideali, questo albero può superare anche i mille anni di età! In genere vive centinaia di anni.
Coltivazione del leccio
Il leccio è tipico del bacino mediterraneo, in Italia cresce soprattutto sul versante tirrenico ma si trova comunemente su tutta la costa e in diverse zone dell’entroterra, a un limite di quota superiore intorno ai 600 metri.
Per quanto riguarda le esigenze di suolo, il leccio cresce bene su diversi tipi di terreno, da quelli calcarei a quelli argillosi, purché non troppo argillosi.
Leccio, coltivazione da reddito
Il leccio è coltivato a scopo ornamentale o per la produzione di legno. Il legno del leccio è considerato un ottimo combustibile, infatti il valore della legna da ardere varia dai 12 ai 15 euro al quintale, a seconda del grado di stagionatura.
Il leccio, per la coltivazione da reddito, si adatta bene al trattamento a ceduo, una metodologia che prevede il taglio periodico dei fusti alla base per consentire la crescita di nuovi polloni. La cedulazione deve avere turni non inferiori ai 10-12 anni. Con un ettaro di terreno è possibile produrre 2.000 – 3.000 ceppaie.
Come coltivare il leccio in giardino
La coltivazione del leccio a scopo ornamentale è consigliabile solo nelle regioni centro meridionali e in posizione ben soleggiate. Chi vuole coltivare il leccio in zone Settentrionali può farlo a patto che si vadano a scegliere zone ben esposte a Sud, aree più miti e soprattutto in posizioni al riparo da venti o gelate.
Il leccio è una pianta mediterranea per eccellenza, quindi soffre con temperature rigide. Trattandosi di un sempreverde, si consiglia di non coltivare il leccio nelle immediate prossimità della casa: non perde le foglie quindi in inverno potrebbe ombreggiare l’abitazione fin troppo perché con la sua fitta chioma non lascia filtrare i raggi del sole.
Siepe di leccio
Il leccio si può coltivare perimetralmente per la realizzazione di un’alta barriera frangivento o siepe alta. Il leccio, infatti, è adatto alla realizzazione di muri frangivento naturali, si adattano in qualsiasi terreno e si possono coltivare per la formazione di siepi nella zona costiera.
Necessita di terreno ben drenato. Grazie alle sue dimensioni importanti e alla chioma sempreverde, il leccio può regalare siepi perfette.
Ghiande di quercia: la ghianda del leccio
Il leccio produce fiori approssimativamente nel mese di maggio mentre la maturazione dei frutti, le ghiande, si verifica nel periodo autunnale, nel mese di ottobre. Le ghiande del leccio sono le più dolci di tutte le querce, per questo motivo, nella tradizione contadina, le ghiande del leccio sono state a lungo impiegate per la produzione di farina impiegata per la preparazione di pane e dolci.
Per la produzione di farina di ghiande, dolci e altri prodotti da forno, si usano le ghiande della sottospecie rotundifolia, anche nota come Quercus ballota. Queste ghiande, infatti, risultano più dolci.
In Spagna, le ghiande di leccio sono usate per l’alimentazione dei maiali destinati alla produzione del prosciutto iberico.
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Pubblicato da Anna De Simone il 15 Gennaio 2018