Le insalate in busta fanno male?
In casa vostra si mangia spesso insalata fersca? Sì, però appena raccolta nel reparto frigo del supermercato! Allora vi interesserà la scoperta fatta dai ricercatori italiani che riguarda le insalate confezionate. Poco più del 5% dei campioni analizzati è risultato alterato.
Dall’analisi condotta dall’Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, emerge che le insalate confezionate in busta sono abbastanza sicure. “Solo” il 5,2% dei campioni risultava alterato, una percentuale bassa ma secondo alcuni consumatori, significativa. Vediamo la ricerca come è stata condotta.
Sono stati raccolti 305 campioni divisi in due gruppi: nel primo gruppo 146 cespi di insalata appena raccolta, nel secondo gruppo 159 buste d’insalata pronte per essere vendute.
Il progetto, finanziato dal Ministero della Salute, consisteva nel controllare il prodotto all’origine per poi ritestarle quando venivano confezionate per essere immesse sul mercato. Un’analisi abbinata dove a ogni campione raccolto corrispondeva un gemello al supermercato.
Il lavoro è stato eseguito in collaborazione con due aziende, di cui una leader del settore e l’altra più piccola che distribuisce all’ingrosso. E’ stata effettuata su tutti i campioni, sia il prodotto fresco appena raccolto sia quello imbustato, un’analisi microbiologica per individuare i più importanti batteri patogeni.
È emerso un unico caso di presenza di Salmonella sulle foglie appena raccolte, non confermato nel prodotto confezionato.
Per le insalate confezionate è stato fatto un secondo esame di tipo ispettivo: consiste nel scandagliare il campione foglia per foglia in cerca di reperti macroscopici anomali (foglie ammuffite) o corpi estranei (torba, terra, sabbia, sassolini).
L’esame si è rivelato soddisfacente: solo otto campioni sono risultati non conformi.
Tuttavia è importante precisare che le insalate confezionate rappresentano un alimento molto delicato: è necessario mantenere sempre la catena del freddo dopo l’acquisto, e seguire le istruzioni per evitare l’alterazione delle caratteristiche organolettiche e la proliferazione batterica.
La conservazione delle insalate in busta non deve superare massimo sette giorni dall’acquisto, ma è preferibile consumarle prima soprattutto se la confezione viene aperta.
Photo Credits | ouichefcook.com
Pubblicato da Anna De Simone il 26 Aprile 2012