Prima di lavare i vetri bisogna togliere la polvere che si è depositata usando uno straccio asciutto. Per facilità potete usare uno di quei ‘panni attirapolvere’ che si trovano in commercio e che in effetti funzionano molto bene, ma non è indispensabile.
Fatta questa operazione, a voi la scelta. Uno dei sistemi più efficaci per lavare i vetri resta quello della carta di giornale: accartocciate una pagina di quotidiano fino a formare una palla e inumiditela con un po’ di aceto bianco. Usata come uno straccio, funziona perfettamente anche per gli specchi. Ed è anche un ottimo sistema per dare una seconda vita ai giornali!
In caso di vetri sporchi serve un detergente. Ve ne potete preparare uno facile facile ma sicuramente efficace unendo aceto bianco e acqua (in proporzione di 1 bicchierino circa di aceto per un litro d’acqua). Mescolate la miscela e mettetela in uno spruzzatore. Oppure potete usare patate e cipolle per pulire i vetri, come abbiamo consigliato in un precedente articolo.
La cosa importante da sapere è che per lavare i vetri e farli brillare non servono chissà quali prodotti e la chimica naturale è il miglior alleato che ci sia. Va detto che oggi in commercio si trovano un certo numero di ‘prodotti eco’ che non contengono sostanze aggressive (come ammoniaca e glicole etilenico per esempio) e nemmeno coloranti. Non c’è ragione infatti perché un detergente per vetri sia blu o rosso o verde, salvo che per attirare l’occhio del consumatore.
Parlando di etichette eco, è bene sapere che ancora non è prevista una certificazione biologica per i prodotti di pulizia e quindi non la troverete nemmeno cercando tra quelli per lavare i vetri. Ci sono però un certo numero di ‘etichette eco’ per prodotti non alimentari (Ecolabel, Aiab, Ecocert, Icea, EcoBio) che certificano l’uso di sostanze biodegradabili non nocive per la salute e l’ambiente.