Dove si trova la lattoferrina e quando assumerla

allattamento

La lattoferrina è una proteina presente nel latte umano, in quello di altri animali e nei fluidi corporei, ed agisce regolando l’assorbimento del ferro nell’intestino, così da renderlo disponibile al corpo.  Esistono in commercio integratori di lattoferrina che in genere sono del tutto inutili fuorché in alcune situazioni specifiche.

I termini maschili usati in questo testo si riferiscono a persone di qualsiasi genere o che si riconoscono in qualsiasi genere.

Cos’è la lattoferrina

La lattoferrina è una piccola glicoproteina presente ad alti livelli nel colostro, il primo latte prodotto dal seno materno dopo la nascita del bambino. La sua alta concentrazione nel colostro, e a seguire nel latte, potrebbe essere dovuta all’attività che la lattoferrina esercita contro le infezioni da virus, batteri e funghi: l’allattamento al seno è protettivo per il bambino contro possibili infezioni e lo dimostra il fatto che in corso di mastite i livelli di lattoferrina presenti naturalmente nel latte sono più alti di quanto lo siano normalmente.

La lattoferrina è un proteina appartenente al gruppo delle transferrine, proteine che presentano l’attività biologica di legare i metalli: la lattoferrina lega il ferro e in virtù di questa sua attività possiede le ben note proprietà antibatteriche e antivirali.

A cosa serve la lattoferrina

Per quanto la lattoferrina sia una proteina non molto conosciuta, la sua presenza già nel colostro, cioè il fatto che la natura la renda biodisponibile già al neonato, ci fa intendere quanto sia una molecola fondamentale per lo sviluppo della vita animale. La lattoferrina interviene:

  • nel trasporto del ferro dal sangue alle cellule di modo che lo possano utilizzare
  • nell’attività del sistema immunitario regolando il rilascio di alcune sostanze da parte delle stesse cellule immunitarie: quando queste sostanze, che agiscono amplificando la risposta immunitaria, vengono prodotte e immesse in circolo in quantità eccessive, l’attivazione del nostro sistema immunitario può essere ridondante e innescare uno stato infiammatorio controproducente alla guarigione. Questo equivale a dire che la lattoferrina svolge un’attività antinfiammatoria
  • nell’impedire l’ingresso di virus e batteri (attività sia antivirale sia antibatterica della lattoferrina) che utilizzano il ferro per entrare ed invadere le cellule che infettano: la transferrina, legando il ferro, semplicemente lo sottrae ai possibili patogeni
  • nell’attività antitumorale: numerosi studi hanno dimostrato per la lattoferrina un’azione contrastante l’iniziazione e la progressione del tumore per tessuti come quello mammario, della cervice uterina, del colon, dello stomaco, del collo, della testa e del cavo orale, delle cellule del sangue e del polmone (fonte: nlm.nih.gov)

Dove si trova la lattoferrina

Oltre che nel colostro e nel latte dei mammiferi, la lattoferrina è presente in altri fluidi corporei, in particolare:

  • nelle lacrime
  • nella saliva
  • nelle secrezioni vaginali,
  • nel liquido seminale
  • nelle secrezioni nasali
  • in quelle bronchiali
  • nella bile
  • nei liquidi gastrointestinali
  • nelle urine

La lattoferina è presente anche nei granulociti neutrofili, cellule appartenenti alla classe dei globuli bianchi, per cui la lattoferrina svolge la sua azione di mediazione immunitaria. Infine tracce di lattoferrina sono state ritrovate nel plasma, nel liquido amniotico e in quello cefalo-rachidiano. Insomma, ritornando a considerare il caso del neonato e dell’allattamento al seno, una volta entrata in circolo dall’intestino, la lattoferina raggiungerà ogni fluido organico.

Come assumere la lattoferrina e quando

Gli studi scientifici che hanno visto un evidente beneficio nell’assunzione di lattoferrina sono quelli a carico dei neonati pretermine che, se supplementati con lattoferrina, hanno un minor rischio di sviluppare infezioni settiche tardive. Accanto a questi, ci sono altri studi realizzati valutando bambini di età compresa tra i due mesi di vita e i sei anni: anche in questi casi i potenziali benefici di una supplementazione con lattoferrina sono stati per una parte confermati (fonte: Link.springer.com), ma nessuna ricerca ha mostrato lo stesso anche per gli adulti: per questi l’integrazione con lattoferrina si è rivelata superflua.

Che possano esserci problemi di accumulo di lattoferrina da eccesso di supplementazione è un’eventualità che i medici ritengono rara se non impossibile, ma che l’assunzione di integratori di lattoferrina serva a qualcosa non è mai stato dimostrato. E questo vale sia nei casi in cui ci siano aumentate richieste di ferro, sia in quelli in cui ce ne sia carenza, sia laddove si voglia rafforzare la risposta immunitaria a possibili infezioni: la supplementazione con lattoferrina è considerata inutile.

Lattoferrina pubblicizzata da case farmaceutiche e brand

Cercando “lattoferrina” su Internet troverete numerosi articoli che promuovono l’assunzione di integratori e di lattoferrina e alimenti che contengono lattoferrina, ma potrete anche notare che si tratta solo di siti web di case farmaceutiche o di aziende che vendono prodotti alimentari.

Tra i brand famosi che “vantano” la presenza di lattoferrina nei propri prodotti rientra ad esempio la YOMO che nei suoi prodotti “Rinforzo” di cui vedete un’immagine qui di seguito, evidenzia la presenza di Lattoferrina, con un asterisco che, se leggete le relative informazioni riportate sul retro della confezione, indica “Lattoferrina da latte vaccino una glicoproteina contenuta naturalmente nel latte”. Verrebbe da dire: “e quindi?”.

In realtà ribadisco che non esistono evidenze scientifiche che dimostrino benefici legati all’assunzione di lattoferrina e se qualche lettore trovasse una fonte medica autorevole che afferma il contrario siamo a disposizione per segnalarla.

YOMO rinforzo con lattoferrina
YOMO rinforzo con lattoferrina

Credits immagine di apertura: Wikipedia