Lapillo vulcanico, i suoi utilizzi nel giardinaggio
Il lapillo vulcanico è una roccia fusa, prodotta dall’attività dei vulcani che, agendo ad altissime temperature, “producono” dal loro cratere questi lapilli che, una volta freddi, si trasformano in rocce friabili, di colore bruno / rosso, ricchissime di sali minerali e molto porosi.
Un materiale da lungo tempo utilizzato anche nel giardinaggio ma… per quali motivi?
Caratteristiche del lapillo vulcanico
Per poter comprendere pienamente quali siano le caratteristiche del lapillo vulcanico introduciamo fin da subito che si tratta di una roccia inerte, che non può cambiare il ph naturale del terreno e non fertilizza. Ricca di sali minerali, questi elementi tendono a sciogliersi gradualmente nel terreno in cui sono poggiati.
In commercio i lapilli vulcanici sono venduti con varie granulometrie: potrai dunque scegliere la tipologia più adatta all’utilizzo che desideri farne. In linea di massima, le granulometrie più ristrette sono fruite per poter rendere più drenante il terreno più compatto, mentre le granulometrie più grandi sono utilizzate al posto dell’argilla espansa.
Conseguenze del lapillo vulcanico
Ma quali sono le conseguenze e gli effetti del lapillo vulcanico in giardinaggio?
Scoprirlo è molto semplice, visto e considerato che numerosi sono i benefici sostanziali e formali. Sia d’altronde sufficiente dare uno sguardo alle aiuole e ai terreni in cui è riposto il lapillo: l’aspetto estetico sarà molto più gradevole di quanto non lo sia quello con i tradizionali pacciamanti.
Per quanto poi concerne la funzione, il lapillo vulcanico ha un’utilità ben comparabile a quella svolta dalla corteccia, riparando il terreno dall’isolamento e dall’insolazione, dal diserbo e non solo.
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Lapillo vulcanico come pacciamante
La pacciamatura in pietra lavica, o in lapillo vulcanico, è una delle pacciamature più pratiche e funzionali. Ha delle caratteristiche simili alle pacciamature tradizionali, in quanto permette un corretto flusso d’acqua senza assorbirne nessuno. Come altri materiali comparabili, anche la pietra lavica aiuta il terreno a rimanere caldo, anche se non nello stesso modo. Mentre infatti altre sostanze “gommose” fungono da isolante per il calore, il lapillo vulcanico assorbe il calore durante il giorno, per poi aiutare le piante a mantenersi calde per tutta la notte.
Il lapillo vulcanico è inoltre utile anche a mantenere l’umidità e, con l’aiuto di una barriera come il tessuto o la plastica sotto di essa, può impedire alle erbacce di entrare nel tuo giardino. All’estremità opposta dello spettro, il lapillo è piuttosto leggero, e quindi potrebbe non rimanere molto fermo e stabile.
Inoltre, è necessario prestare attenzione quando si utilizza la pietra lavica per questo scopo, perché tra le rocce potrebbe accumularsi del materiale indesiderato, tale da impedire all’aria e all’acqua di raggiungere correttamente il suolo.
Alternative al lapillo vulcanico in giardino
Come noto, il lapillo vulcanico non è l’unica alternativa che puoi utilizzare per raggiungere gli scopi di cui sopra, anche se non tutti i rimedi avranno le stesse bonarie caratteristiche.
Per esempio, molte persone cercano di optare per una pacciamatura in gomma, anche se non è proprio l’ideale per le tue aree verdi. Il pacciame di gomma è generalmente costituito da gomma riciclata, e ha la capacità principale di isolare il terreno dal calore rispetto alla pacciamatura di legno. Inoltre, poiché la gomma è un materiale non poroso, l’umidità non si disperde attraverso lo strato di pacciame nel terreno sottostante.
Un’alternativa molto diffusa in Italia è la pacciamatura di corteccia che, come suggerisce il nome, deriva dalla corteccia degli alberi. Più precisamente, è la corteccia che è stata raccolta da varie conifere, come pini e abeti. La pacciamatura della corteccia è sicuramente esteticamente una delle scelte più gradevoli, poiché le grandi scaglie di corteccia catturano abbastanza bene l’occhio, e hanno anche dei buoni benefici per la crescita delle piante, perché – ad esempio, non permette all’umidità di evaporare molto bene. Inoltre, con l’invecchiamento, può fornire sostanze nutritive nel terreno. Si tenga conto, d’altra parte, che è una sostanza abbastanza leggera, e che quindi può essere spostata dal vento o dalla pioggia. Inoltre, può essere un po’ fragile e incline a scheggiarsi.
Aggiungiamo, tra le principali alternative, anche la pacciamatura in legno duro, potenzialmente molto economica. Dal momento che è fondamentalmente costituito da rifiuti da lavori di taglio degli alberi e vecchi oggetti in legno, si tratta di un’alternativa low cost. Nei giardini e in altre situazioni paesaggistiche, i trucioli di legno duro possono essere utilizzati intorno a piante che non richiedono un sacco di acido, considerato che si tratta di una soluzione tendenzialmente alcalina. Attenzione, però: questo componente è incline a diventare grigio dopo un certo tempo, e a quel punto che dovrà essere rastrellato e girato o gettato. Inoltre, i trucioli di legno duro sono un ottimo buffet per le termiti, quindi non è consigliabile avere la pacciamatura di legno duro in un giardino che confina con la tua casa.
Infine, è possibile optare utilizzare come pacciame le foglie cadute dagli alberi. Questa soluzione non costa assolutamente nulla, non richiede molto lavoro e funziona piuttosto bene. Tuttavia, ci sono un paio di avvertimenti da tenere a mente quando si usano le foglie come pacciame.
in particolare, le foglie dovrebbero essere triturate, e il terreno dovrebbe essere controllato affinchè non si crei uno strato di foglie troppo spesse, che potrebbe avere effetti negativi indesiderati sul terreno, come ad esempio impedire all’aria e all’acqua di scendere al suo interno. Allo stesso tempo, possono anche trattenere troppa umidità, tenendo conto dei potenziali problemi di marciume e funghi.
Speriamo che questi suggerimenti ti siano stati utili: parlane con il tuo giardiniere di fiducia per poterne sapere di più!
Pubblicato da Anna De Simone il 8 Novembre 2019