L’alternativa al Neoprene di Patagonia
Tutti gli appassionati di fotografia conoscono questo materiale. Le custodie in neoprene aderiscono perfettamente al corpo macchina e lo proteggono da urti e graffi. Il neoprene per un lungo periodo è stato utilizzato per qualsiasi cosa, anche per produrre le mute dei sommozzatori! E’ un materiale molto versatile, peccato che il neoprene sia una sostanza a rischio per la salute umana. Il neoprene è una gomma di sintesi realizzata da sostanze chimiche potenzialmente cangerogene, questo materiale è “famoso” per contenere formaldeide, piombo e VOCs. Il neoprene esplicita la sua tossicità a contatto con la pelle umana, è per questo che i sommozzatori dovrebbero essere più che felici di questa nuova scoperta.
Per anni, produttori consapevoli hanno cercato delle alternative al neoprene, dei progressi sono stati fatti ma tutte le alternative per ora sintetizzate contengono prodotti pertroliferi e composti discutibili. Finalmente una novità arriva dal marchio “Patagonia”. L’alternativa al neoprene è del tutto green e deriva dalle piante.
Patagonia, lavorando in partnership con Yulex Corporation (società che sviluppa tecnologie pulite a base di biomateriali agricoli) è riuscita a dare vita a un materiale a base di guayule e biorubber. Il biorubber è la tradizionale alternativa ai prodotti petroliferi mentre il guayule è la vera innovazione.
Dopo quattro anni di collaborazione, la partnership ha presentato una muta fatta per il 60 per cento da guayule, senza compromettere nessuna delle caratteristiche fondamentale del neoprene come la resistenza alle alte temperature e le reazioni all’acqua. Il guayule è un arbusto che cresce nel deserto, la sua coltivazione richiede pochissima acqua, non ha bisogno di pesticidi e al confronto con il neoprene ha un processo di lavorazione decisamente pulito!
“Il nostro obiettivo è mira a ottenere una formula che sia al 100% vegetale ma riteniamo che per ora, questo nuovo materiale possa essere un grosso passo in avanti, anche per far comprendere al mondo che un’alternativa green c’è sempre”, ha affermato Jason McCaffrey, direttore di Patagonia. “Questo è solo il primo passo, speriamo che altri Brand possano abbracciare la nostra stessa causa e mettere in campo soluzioni alternative al neoprene che viene tradizionalmente utilizzato per la produzione di mute.”
Inizialmente, questo nuovo materiale sarà disponibile solo in Giappone ma con la primavera 2013 arriverà la distribuzione negli USA e solo dopo anche in Europa.
Pubblicato da Anna De Simone il 26 Novembre 2012