Il 24 novembre 1948 usciva nelle sale cinematografiche il film Ladri di biciclette di Vittorio de Sica, il 21 novembre 2013 si svolge a Milano il primo convegno nazionale FIAB sul furto di biciclette. Cosa è cambiato in 65 anni?
A non essere più le stesse sono probabilmente le motivazioni dei ladri di biciclette, oggi spinti un po’ meno dal bisogno e un po’ più dall’essere appunto dei ladri, ciò che invece torna uguale è il valore di un oggetto che, oggi come allora, diventa distintivo di una società che corre, anzi pedala, verso un nuovo benessere.
I ladri di biciclette sono di ostacolo alla mobilità pulita. Sì perché la paura di essere derubati, per chi si sposta in bici, è grande quasi quanto quella di essere investiti. E dato che oggi le biciclette valgono bei soldi – l’essere tornate di moda ne ha moltiplicato le vendite e fatto salire i prezzi – la paura è anche giustificata.
Mentre su topi d’appartamento e ladri d’auto c’è abbondante letteratura, dei ladri di biciclette si sa praticamente nulla. Anche perché i furti di bici spesso non vengono denunciati e quelli che arrivano alle autorità sono grossomodo il 40% di quelli effettivamente perpetrati. Perché? Perché a una bici viene attribuito scarso valore e poi perché è praticamente impossibile da rintracciare non avendo né targa né telaio. Le cose però stanno cambiando.
Nel convegno del 21 novembre organizzato dalla Federazione Italiana Amici della Bicicletta anche con la collaborazione di Ideegreen, il primo dicevamo in Italia dedicato al tema del furto e dei ladri di biciclette, si parlerà di come affrontano il problema dei furti gli altri Paesei europei che ‘in bicicletta’ ci vanno da più tempo, con testimonianze dirette da Olanda e UK. E si parlerà dei riflessi del furto su produzione e vendita di biciclette. Anche l’associazione nazionale dei Comuni d‘Italia e la Giunta di Milano, città che ospita l’evento, diranno la loro.
Il convegno su furti e ladri di biciclette sarà anche l’occasione per presentare i risultati di un’indagine condotta da FIAB coinvolgendo migliaia di ciclisti in varie città attraverso la distribuzione di un questionario per la raccolta dei dati (conclusa il 30 ottobre) su furti e denunce. Le onslusioni del convegno, in forma di linee guida, saranno pubblicate in un quaderno tecnico che FIAB conta di pubblicare nel 2014.