Klimahouse Bolzano: edilizia all’insegna del risparmio energetico

Klimahouse Bolzano

Klimahouse Bolzano si è appena conclusa con un bilancio che può riempire di soddisfazione gli organizzatori di Fiera di Bolzano: dal 29 febbraio al 1 gennaio, oltre 32.700 visitatori hanno visitato gli stand di 460 aziende espositrici e oltre 300 hanno partecipato alle visite guidate a edifici modello realizzati in Alto Adige.

Due i concetti portanti di Klimahouse: efficienza energetica e risanamento in edilizia. Le idee e le soluzioni innovative non sono mancate, come ho potuto constatare personalmente nella mia visita per IdeeGreen.

Tra i primi stand che ho visitato, quelli premiati dalla giuria di tecnici ed esperti con il “Klimahouse Trend“, premio assegnato per sistemi e prodotti per l’architettura con una elevata attenzione agli aspetti costruttivi ed energetici.

Ecco quindi i 6 vincitori annunciati dal presidente della giuria, Fabrizio Bianchetti, con i link ai rispettivi siti aziendali per approfondimenti e contatti:

Moretti More: primo premio nella categoria sistemi per l’architettura (materiali per l’involucro opaco e isolanti)

Wicona: primo premio nella categoria sistemi per la trasparenza e la protezione solare (finestre, involucro, vetri, protezione solare)

Robert Bosch Spa: primo premio nella categoria integrazione energia – architettura (impianti elettrici, meccanici e speciali)

Sto Italia: primo premio nella categoria ristrutturare per abitare meglio (soluzioni specifiche per il riuso)

Finstral Spa: primo premio nella categoria comfort e architettura degli interni (finiture, pavimenti, pitture, porte)

Fanzola Marco e Giancarlo: primo premio per le tecnologie costruttive (strutture, soluzioni industrializzate, processi costruttivi, materie prime, filiera di settore)

Interessante anche l’idea di premiare con il “Klimahouse Marketing Award” le aziende espositrici capaci di valorizzare la qualità dei propri prodotti, presentandoli al pubblico negli stand di Klimahouse in modo chiaro e creativo, coerentemente con i temi portatnti della riqualificazione e dell’efficienza energetica in edilizia.

Vincitrice del premio, nella categoria “stand fino a 40 mq”, è  stata Fisher Italia mentre nella categoria “stand oltre 40 mq” i vincitori ex aequo stati gli stand di Bosch e Progress.

Nella mia visita a Klimahouse 2015, allo stand Rubner, leader per la progettazione e la realizzazione di case in legno, ho incontrato anche gli amici del progetto RhOME for denCity, vincitore del Solar Decathlon 2014 a Parigi.

La casa, dopo esser stata smontata e rimontata, è da pochi giorni visitabile all’esterno della sede di Rubner a Chienes, a pochi Km da Bolzano. Rubner era stata infatti la principale azienda contributrice del progetto provvedendo all’ingegnerizzazione e offrendo il supporto tecnico per la costruzione.

RhOME for denCity
La casa del progetto RhOME for denCity vincitrice del Solar Decathlon 2014

Altri stand che ho personalmente trovato interessanti, per l’innovazione delle soluzioni proposte e anche per la cordialità degli espositori nel presentarmi le loro soluzioni sono stati quelli di Armalab Green Engineering, specializzata in progettazione e realizzazione di case passive ed edifici a energia zero ecosostenibili, di Schiedel, specializzata in canne fumarie ad alta efficienza, di Lorenzoni, con le sue soluzioni di cavi scaldanti e di Petroltecnica, con i suoi sistemi per il recupero di acqua piovana.

Grazie alla disponibilità degli organizzatori, nell’ambito dell’Enertour, ho potuto visitare in anteprima il nuovo Museo della Montagna di Reinhold Messner, progettato dallo studio Zaha Hadid, e situato a Plan de Corones, a 2.275 metri di altezza.

La realizzazione del museo è il risultato dell’applicazione dei più rigorosi criteri di sostenibilità ambientale, certificati Klimahouse A, e dell’architettura di alto design del genio di Zaha Hadid, archistar di fama mondiale, che ha saputo interpretare le idee del mitico alpinista Reinhold Messner che con questo museo dedica un tributo alle montagne e alle vallate dell’Alto Adige che hanno rappresentato il punto di partenza delle sue imprese alpinistiche in tutto il mondo.

L’intento di Reinhold Messner è quello di far scoprire ai visitatori non solo gli aspetti tecnici dell’alpinismo inteso nel suo spirito più autentico, che Reinhold descrive con la sua massima “no artificial oxygen, no bolts, no communication” ma anche la natura dell’essere umano che si manifesta nel momento in cui esso si muove in assoluta esposizione e al limite delle sue umane possibilità.

Il Museo della Montagna, come avete potuto sentire, aprirà, salvo imprevisti, a luglio 2015 e sicuramente rientra tra le mie mete della prossima estate!