Kishu
Kishu, dal Giappone, un cane che fuori dal suo paese di origine è ancora molto poco conosciuto. Appartiene al gruppo 5, quello dei cani di tipo spitz e di tipo primitivo, e ancora oggi viene impiegato nella caccia al cinghiale, in passato era più spesso utilizzato per la caccia al cervo. Il pelo può assumere varie colorazioni ma quella più popolare è la bianca. Si dice sia il risultato di una scommessa, una sfida che chiamava i giappponesi a creare una razza con le qualità riconosciute per la caccia e allo stesso tempo pulita e facile da educare. E così è nato il Kishu, bianco possibilmente.
Kishu: caratteristiche
Affezionato al suo padrone, sveglio e docile, molto resistente sia fisicamente che caratterialmente, e sempre animato da un chiaro senso di dignità. Questo cane giapponese oggi è usato soprattutto come cane da compagnia.
Può essere considerato un cane di taglia media, al garrese misura circa 50 cm, ha un fisico ben proporzionato, vanta una muscolatura sviluppata, il suo tronco compatto fa intuire una ossatura robusta, testa e muso sono quelli classici da cane orientale e il tartufo è tassativamente nero.
Anche gli occhi sono da cane giapponese, piccoli, triangolari, ben distanziati, di colore bruno scuro, le orecchie sono piccole, triangolari e leggermente inclinate in avanti, mentre la coda è spessa e fortemente arrotolata o portata sul dorso a forma di falcetto.
Per quanto riguarda il mantello del Kishu, è composto da un pelo di copertura ruvido e dritto e un sottopelo dolce e denso, può essere bianco, rosso e sesamo.
Kishu: allevamenti
Allevamenti in Italia sono praticamente introvabili come anche in Europa in generale, perché ad oggi questo cane è conosciuto quasi solo in Giappone.
Anche se si tratta di una razza davvero affascinante, non è affatto diffusa fuori dal suo Paese d’origine. Chi desidera una razza giapponese in Italia può cercare allevamenti di Akita e Shiba Inu, persino di Shikoku.
Kishu: prezzo
Il Kishu non ha prezzo, in Italia, e anche in Giappone non è certo un cane “economico”. Per quanto riguarda le altre razze giapponesi, non speriamo di cavarcela con poche centinaia di euro, sono tutte molto preziose e i cuccioli hanno prezzi elevati.
Kishu: origine
Poco diffusa ma molto antica, questa razza è nata nella regione di Kishu, una regione montuosa del Giappone, tra le prefetture di Mie e di Wakayama. Nel 1934 è stata addirittura dichiarata “Monumento Nazionale”, inizialmente aveva un mantello con macchie vaganti di colore rosso e sesamo, o striate, poi hanno iniziato a diffondersi esemplari solo monocolori che hanno lasciato fuori dal mercato gli altri, ormai introvabili.
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Pubblicato da Marta Abbà il 20 Ottobre 2017