Kapha dosha, alimentazione e caratteristiche
Kapha dosha, alimentazione e caratteristiche in base alla propria configurazione energetica. Che cos’è il kapha dosha e i consigli sulla dieta personalizzata da seguire secondo i principi dell’antica arte di guarigione Ayurveda.
Nella disciplina Ayurveda, il Kapha è descritto come un dosha tranquillo, forte e affettuoso. Il Kapha, infatti, è il dosha di terra e se non ben equilibrato, può cadere in problemi dell’umore quale apatia e gelosia o problemi fisici come pesantezza e sovrappeso.
Dosha, cosa sono
Se siete alle prime armi e vi siete approcciati da poco ai principi della medicina naturale Ayurveda, vi consigliamo di leggere la pagina dedicata ai tre dosha: Pitta, Vata e Kapha. L’articolo fa chiarezza su come si calcola il dosha e che cos’è la propria configurazione energetica secondo l’Ayurveda. Per tutte le informazioni: Dosha, cosa sono.
Kapha Dosha, caratteristiche
La configurazione Kapha si tiene in equilibrio grazie agli elementi terra e acqua. Il Kapha, infatti, è il dosha legato alla coesione delle strutture e tiene legate le cose, si afferma che quella del kapha dosha sia una forza strutturale legata proprio al connubio tra Acqua e Terra.
Quando il dosha Kapha è in equilibrio l’individuo riesce ad attraversare periodi di piena vitalità e forza fisica; stando alla Medicina ayurveda, un soggetto Kapha con il dosha in perfetto equilibrio riesce a rimarginare facilmente le ferite e ha una difesa immunitaria elevata. A livello spirituale, un dosha Kapha in equilibrio mantiene e trasmette calma e stabilità.
Uno squilibrio del dosha Kapha può causare un eccesso della stabilità fino a sconfinare con rigidità mentale e fisica, quindi avremo pigrizia, inerzia, pesantezza, apatia… mentre mentalmente, un Kapha non equilibrato può innescare sentimenti di invidia, avidità e ossessività.
Stando sempre ai principi dell’Ayurveda, un dosha Kapha non tenuto in equilibrio può favorire l’accumulo di liquidi nel corpo (ritenzione idrica), squilibri glicemici, sovrappeso, obesità e disturbi del comportamento alimentare.
Cosa causa squilibri nel Kapha dosha?
Stress psicologico (non fisico, il kapha dosha resiste bene alla stanchezza fisica), paura del giudizio altrui, paura del rifiuto, senso di insicurezza, dipendenze affettive, abuso di cibi grassi, dolci o alimenti pesanti e troppo raffinati. Anche l’esposizione protratta a un clima freddo umido può causare uno squilibrio nel dosha tipo Kapha.
Kapha dosha, alimentazione
La dieta del kapha dosha dovrebbe essere ricca di fibre e povera di grassi e zuccheri: il tipo kapha teme la pesantezza ed è incline a digestioni lente e pesanti. I sapori più indicati al tipo kapha sono il piccante, l’amore e l’astringente. Teme anche i picchi glicemici quindi carboidrati devono essere ben bilanciati con le proteine.
Nella dieta del kapha dosha bisognerebbe limitare il consumo di alcuni alimenti, quali:
- Cibi dolci
- Cibi acidi
- Cibi salati
- Cibi grassi
- Latticini (yogurt compreso)
- Frutta candita
- Frutta caramellata
- Bevande fredde
- Bevande gassate
- Succhi di frutta artificiali (zuccherati)
I cibi da favorire nell’alimentazione del dosha Kapha sono:
- Cereali come l’orzo, il mais, il miglio, l’avena, il segale, il riso basmati e riso integrale.
- Tra la frutta, vanno preferite mele, albicocche, ciliegie, fichi secchi, mango, pesche, pere, uva passita, bacche e frutti di bosco come mirtilli e lamponi.
- Ortaggi piccanti o amari come le bietole, i cavoli, ravanelli, l’aglio, spinaci, cipolle e germogli vari.
- Va limitato il consumo di carne rossa mentre per le carni bianche va prediletto il pollo, il tacchino, il coniglio, il fagiano e la cacciagione. Meglio evitare carni provenienti da allevamenti intensivi perché più ricche di grassi.
- Il latte va consumato in modo moderato, così come i suoi derivati.
- Miele integrale.
- Per i condimenti, aceto balsamico e olio, meglio se di girasole, mais o mandorla.
Per altre informazioni sulle caratteristiche dei dosha, l’alimentazione consigliata e indicazioni per riequilibrare la propria configurazione, vi invitiamo a leggere gli articoli dedicati al:
Pubblicato da Anna De Simone il 23 Settembre 2016