Jackfruit: cosa è, proprietà, sapore e ricette

Il Jackfruit è un frutto particolare, di certo non originario delle nostre parti ma che sta scatenando molta curiosità per via del fatto che andrebbe a sostituire la carne. Vediamo in che termini. Possiamo già anticipare che è il frutto considerato il frutto simbolo del Bangladesh ed è anche ritenuto sacro e bene augurante nell’India del sud. Ha anche un aspetto particolare e ogni frutto maturo può contenere fino a 500 semi e quindi fino a 500 bulbi di polpa.



Jackfruit: cosa è

Possiamo trovarlo chiamato anche jako o giaca, oppure con il più complesso da ricordare nome scientifico “Artocarpus heterophyllus”. E’ sempre lui, il frutto esotico dall’aspetto bizzarro che sta cominciando a farsi conoscere adesso nei mercati europei. Di caratteristiche peculiari ne ha molte, prima fra tutte le dimensioni perché di fatto risulta per ora essere il più grande frutto da albero al mondo.

Pensate che può raggiungere anche il metro di lunghezza e il mezzo quintale di peso. Anche il suo aspetto non è certo banale. Immaginiamoci infatti dei frutti già giganteschi, avvolti in una buccia protettiva non liscia ma costellata da piccoli spunzoni. Una volta aperto, questo frutto svela una grande quantità di semi, fino a 500 abbiamo detto, tutti ricoperti da una polpa dalla consistenza fibrosa e di colore giallo. E’ una polpa dolce che ha un odore molto simile a quello del mango e dell’ananas, sembra un mix tra i due.

In Europa è un frutto ancora difficile da reperire, è molto più noto e utilizzato anche in cucina nelle zone in cui ha origine, vale a dire in India e in tutti i paesi limitrofi del Sud Est asiatico. Cresce bene con il clima di quelle aree, è ben raro che riesca a resistere in zone in cui le temperature, nella stagione rigida, rasentano lo zero.

Jackfruit

Jackfruit: proprietà

Questo frutto dall’aspetto così originale e tanto difficile da reperire è ritenuto un alleato per il benessere della pelle e degli occhi, fa bene anche al sangue, al cuore, al colon e al sistema immunitario.

E’ un frutto molto ricco di fibra alimentare che ha delle proprietà lassative ma è anche in grado di proteggere il colon da alcune forme tumorali, i semi sono invece particolarmente ricchi di proteine, uno dei motivi per cui viene spesso considerato appartenente alla categoria dei “superalimenti”, ma non l’unico. Il Jackfruit è infatti anche un alimento che risulta avere tante calorie ma allo stesso tempo è povero di grassi. Sono molto preziose le vitamine che contiene.

Jackfruit

La vitamina C (100 grammi contengono circa un quarto della dose media giornaliera raccomandata) gli conferisce importanti proprietà antiossidanti, oltre alla C troviamo la vitamina B6 e la vitamina B1, che aiutano a dare vigore al sistema immunitario. Le proprietà di antiossidante sono dovute anche alla presenza di flavonoidi e carotenoidi che aiutano la salute della vista e prevengono i danni provocati dai radicali liberi.

Il Jackfruit è ricco anche di minerali, fra tutti spicca il potassio, molto importante per la pressione sanguigna, ma ci sono in grandi quantità anche il magnesio, il ferro e il calcio. Viene considerato un alimento ottimo per gli sportivi, non solo per le calorie che apporta ma anche per suo contenuto di zuccheri che lo rende un alimento energizzante.

Jackfruit: sapore

Se l’odore è simile ad un incrocio di mango e ananas, il sapore richiama ancora l’ananas ma anche la vaniglia, la fragola e la banana. E’ dolce e gradevole. Abbiamo detto che contiene molte calorie, ma quante? In verità sono molte solo se si pensa che è un frutto, perché si tratta di 95 kcal ogni 100 g. Sempre nella stessa quantità di alimento troviamo
Grassi 0,6 g
Colesterolo 0 mg
Sodio 2 mg
Potassio 448 mg
Carboidrati 23 g
Zuccheri 19 g
Fibre 1,5 g
Proteine 1,7 g

Non ci sono delle controindicazioni legate al consumo di questo particolare frutto. Si può tranquillamente affermare che la cosa più pericolosa è la possibilità di venirne schiacciati trovandosi nei pressi di un albero di Jackfruit per “perde” un frutto. In media può pesare alcune decine di chilogrammi.

Jackfruit: ricette

Quando il Jackfruit viene raccolto, tende a deteriorarsi facilmente se conservato a temperatura ambiente quindi meglio metterlo in frigorifero e, soprattutto, sapere cosa farne. I semi, ad esempio, possono essere cucinati come le castagne, arrosto o lessati. Se sono da frutto maturo, possono essere mangiati anche crudi, se invece sono da frutto acerbo, meglio cucinarli, anche eventualmente fritti o bolliti.

Nei paesi di origine i frutti maturi vengono tagliati in due per svuotarne i bulbi, in modo da poter poi utilizzare la restante parte che di fatto è quella più ricca di fibra. Può essere essiccata o sciroppata, oppure cucinata come una vera e propria verdurs.

Per trovare qualche ricetta con il Jackfruit dobbiamo andare a ficcare il naso nella tradizione gastronomica dei paesi in cui il frutto viene consumato nel quotidiano: Thailandia, Vietnam, Bengala, India. Possiamo rubare e riadattare qualche piatto tipico di queste aree, preparando il jackfruit tagliato a fette e immerso uno sciroppo dolce oppure cucinandolo fritto o arrostito con delle spezie.

L’estratto può costituire anche una stuzzicante base da aggiungere alle zuppe mentre con il succo fermentato si ricava una strana bevanda alcolica, con la farina si fanno i dolci. Quando lo si maneggia, l’unica cosa a cui stare attenti è la buccia: nella sua parte interna è molto appiccicosa.

Pubblicato da Marta Abbà il 24 Maggio 2020