I frutti della Jabuticaba crescono sul tronco di una pianta, come se i rami nemmeno ci fossero! Non stiamo immaginando un Paese di fantasia dove la natura fa i capricci ma semplicemente descrivendo l’aspetto che ha la pianta di Jabuticaba. Questo è il suo nome portoghese, nel mondo è nota con il nome di “Brazilian Grape Tree“ che tradisce la sua origine, mentre la comunità scientifica, e in particolare i botanici, la chiamano ufficialmente Myrciaria cauliflora.
Albero di Jabuticaba
Originario del Brasile, delle zone meridionali di questo paese, l’albero estroso di cui siamo parlando viene regolarmente coltivato per poter ottenere i suoi frutti, ritenuti esotici, rari e gustosi. Cresce soprattutto nelle aree che in generale hanno un clima umido, anche il suolo deve avere delle caratteristiche specifiche, soprattutto un livello di acidità adatto anche se tutti i terreni più alcalini sono abbastanza tollerati.
Ha una crescita piuttosto lenta per cui per ottenere degli alberi di altezza considerevole dobbiamo avere pazienza, ma nel frattempo possiamo contare su un periodo di produzione dei frutti molto esteso nel tempo. Prima di essi arrivano i fiori che spuntano sempre dal tronco direttamente, di solito due volte all’anno. Sono di colore bianco candido e di dimensioni modeste con una forma strana dovuta al fatto che i pistilli sono lunghi e i petali molto piccoli.
Il jabuticaba raggiunge un’altezza di circa 10 metri con rami ricchi di foglie che danno origine a chiome ampie fino a 20 metri.
Fiori dell’albero Jabuticaba
I fiori dell’albero Jabuticaba sono di colore bianco e conferiscono all’albero un aspetto veramente spettacolare al momento della fioritura, che avviene in genere due volte l’anno: come potete vedere dall’immagine che segue il tronco della pianta si ricopre di fiori bianchi offrendo un incredibile colpo d’occhio.
Jabuticaba: frutto esotico raro
I frutti Jabuticaba hanno la forma dei chicchi d’uva o per lo meno ci assomigliano molto, hanno un colore che tende al viola e vengono usati nei modi più diversi, ad esempio per produrre confetture ma anche vino e bevande come succhi di frutta.
Spuntano dal tronco dell’albero e basta prenderli in mano e tirarli leggermente per raccoglierli. Se vogliamo usarli per ottenere del vino oppure dei liquori, è necessario sottoporti ad un processo non breve di fermentazione, altrimenti possiamo usarli nel breve termine per dei succhi di frutta originali oppure per delle ricette esotiche ed estive.
Non siamo noi umani gli unici che possono usufruire di questa riserva di cibo così comoda, molti sono gli animali che ne approfittano. Per questo la Jabuticaba è ritenuta una pianta generosa. D’altro canto il fatto che siano tanti gli animali che si cibano dei suoi frutti, gioca a suo vantaggio. I semi, attraverso gli animali, possono spargersi nel terreno in zone lontane dall’albero di provenienza. Ogni frutto contiene quattro semi e presenta un diametro di circa quattro centimetri.
Jabuticaba: proprietà
La Jabuticaba è un frutto poco conosciuto in Italia ed è un peccato in quanto possiede importanti proprietà che possono aiutarci a stare meglio: la buccia in particolare si è rivelata essere un rimedio efficace contro l’asma e la diarrea.
La buccia essiccata è anche un rimedio naturale efficace contro le infiammazioni della gola.
Alcuni studi sono in corso per indagare sul suo presunto potere di prevenire il cancro. Al momento non ci sono però ancora dati certi a riguardo e le proprietà anticancerogene sono quindi ancora tutte da provare scientificamente.
In Brasile, dove le proprietà di questo frutto sono più note, ci dice che abbia effetti di antinvecchiamento, antinfiammatorie e antiossidanti. La Jabuticaba contiene le vitamine C e B1 oltre a numerosi minerali nutrienti tra cui ferro, fosforo e calcio. Alcuni nutrizionisti hanno notato similitudini, per quanto riguarda tipologia e quantità di vitamine e altri nutrienti, con i mirtilli.
Jabuticaba a tavola
Uno degli impieghi più comuni di questo frutto è quello relativo alla preparazione delle marmellate e dei succhi. E’ un processo piuttosto simile a quello che viene previsto quando si ha a che fare con altri frutti di usi più comuni. Diverso è quando si prendono i frutti e si fanno fermentare per ottenere vino e liquori. Sempre in versione alcolica lo si trova anche combinato con la cachaça, un’acquavite comune in Brasile, che si ottiene dalla distillazione del succo di canna da zucchero, in alcuni cocktail estivi, primo fra tutti la caipirinha.
Jabuticaba e caipirinha
Per preparare la caipirinha allo Jabuticaba, servono cinque frutti e un paio di dosi di cachaça da circa 50 millilitri ciascuna. Per completare l’opera ghiaccio pestato e zucchero di canna. Pestiamo con il classico mortaio i frutti e lo zucchero di canna, in un bicchiere in cui poi aggiungiamo anche il ghiaccio tritato e le dosi di cachaça preparate. E’ importante che frutta e zucchero siano mescolate alla perfezione per ottenere un cocktail gradevole. La preparazione è identica anche se si utilizzano frutti più classici come uva, melone, mela verde o lime ma è chiaro che la Jabuticaba da un tocco speciale.
Dove trovare la Jabuticaba
Trovare i frutti della Jabuticaba in Italia non è semplice: in Sicilia, grazie al clima mite, alcune aziende agricole hanno avviato alcune coltivazioni di alberi Jabuticaba ma la produzione di frutti è ancora di modesta entità per cui avviene soprattutto all’interno della regione.
Se invece siete alla ricerca di una pianta di jabuticaba potete acquistarne una su questa pagina del sito Venditapiccolifrutti.it a 34,9 Euro. La pianta che riceverete sarà in vaso e avrà l’aspetto della foto che segue.
Semi di Jabuticaba
Semi di Jabuticaba sono anche in vendita su Amazon (in questa pagina) ma ovviamente affinché la semina abbia successo e la pianta germogli e cresca dovrete piantarli in una località con un clima adatto (caldo e umido, salvo rimediare con annaffiature frequenti) e prestare tutte le cure necessarie per quanto riguarda irrigazione (la pianta ha bisogno di molta acqua) e terreno in cui piantare i semi (da evitare terreni salini a vantaggio di terreni di tipo sciolto con un pH neutro e ricco di sostanze organiche).
Se il progetto è quello di piantare una schiera di alberi ricordatevi di lasciare almeno 7-8 metri tra uno e l’altro per favorire l’esposizione al sole quando le piante saranno cresciute.