Come funziona il trattamento delle acque reflue in Italia? Purtroppo, secondi i rapporti della Commissione Europea, esse non sono adeguatamente trattate prima di essere scaricate in aree sensibili. Sono oltre 143 le città della Penisola italiana che non garantiscono ancora un sistema fognario idoneo e non inquinante.
L’Italia è stata deferita alla Corte europea di Giustizia per non aver rispettato i termini previsti per il trattamento delle acque reflue. Sono ancora troppo pochi i progressi del nostro Paese.
Già nel 2011, la Commissione aveva inviato un allert al Governo di Roma, il motivo? Oltre 143 città italiane non erano ancora collegate a un sistema fognario idoneo, altro problema segnalato era la mancanza di impianti di trattamento efficienti.
Per quanto riguarda il trattamento delle acque reflue, secondo quanto previsto dalla normativa Ue, gli agglomerati con oltre 10.000 abitanti dovevano dotarsi di sistemi per la raccolta e il trattamento delle acque reflue entro il 1998. L’Italia è giunta al 2012 conservando ancora grosse pecche.
Sono passati ormai 14 anni dalla scadenza del termine ultimo imposto dall’Ue e, almeno 50 agglomerati di 10.000 abitanti, presentano ancora lacune e sono lontani dagli standard ambientali previsti da Bruxelles.