Isolare pavimenti in un ambiente domestico è un lavoro complesso ma che porta la contropartita di aumentare il comfort domestico e l’efficienza energetica dell’edificio. La coibentazione è il modo più efficiente per eliminare la condensa, l’umidità di risalita e rendere l’ambiente domestico più vivibile e sano. Una casa ben coibentata è anche più efficiente abbattendo sensibilmente i costi di riscaldamento invernale e raffrescamento estivo.
Isolare un pavimento esistente è ancora più arduo: in questo contesto lo strato isolante deve essere interno quindi ci sono due strade da percorrere:
-fare la posa di uno strato isolante sul pavimento esistente per poi ri-pavimentare con metodo a secco.
-Rimuovere il pavimento esistente, aggiungere l’isolante e ri-pavimentare.
Nel primo caso bisognerà fare i conti con battiscopa e misure di porte e finestre che andranno cambiate a causa del maggiore spessore aggiunto al pavimento esistente, inoltre si tratta di un’operazione quasi sempre non fattibile. Per migliorare il grado di isolamento di un pavimento esistente si può ricorrere alla posa della moquette. Nel secondo caso bisognerà fare i conti con una procedura più lunga.
I materiali usati per isolare un pavimento devono essere resistenti alla pressione e al calpestio. Tra i materiali isolanti più usati per la coibentazione del pavimento citiamo la lana di roccia, feltro in lana di vetro, la vermiculite e una lunga serie di prodotti sintetici posati sotto forma di lastre rigide, tappeti o schiume autoindurenti. Lo strato isolante può avere diversi spessori a seconda dei casi.
Per una pavimentazione da costruire ex novo, può essere posizionato direttamente sopra la soletta, sopra i tubi degli eventuali impianti, poi poi annegare il tutto nel massetto per la pavimentazione.
Quando è necessario isolare il pavimento?
La coibentazione della pavimentazione è necessaria per quelle camere che sorgono su locali non riscaldati come box auto, cantine, taverne oppure per le stanze realizzate direttamente sul terreno così da eliminare il problema della condensa superficiale. Coibentare il pavimento è conveniente in caso del solaio posto all’ultimo piano di una abitazione, sopra la zona abitabile e a contatto con il sottotetto non abitato. Anche in questo caso si possono ottenere sensibili miglioramenti dell’efficienza energetica. In assenza di pavimenti isolati gli sprechi energetici possono arrivare al 20%.
I pavimenti su terreno
Se il pavimento poggia direttamente sul terreno, sarà necessario porre sulla soletta un isolante termico sopra il quale si realizzerà il massetto che per proteggere l’isolante scelto dovrà preferibilmente essere armato con rete elettrosaldata. In caso di zone paludose o particolarmente umide, sotto lo strato isolante si potrà porre uno strato impermeabile. Al contrario, l’isolamento dei pavimenti che si affacciano sui porticati o su spazi aperti, è realizzato con un sistema “a cappotto”, ciò implica la collocazione dell’isolante in corrispondenza della faccia inferiore della soletta.
Può interessarti: come coibentare una parete interna