Iresine herbstii: caratteristiche e coltivazione
La pianta iresine herbstii appartiene alla famiglia delle Amaranthaceae ed è una tipologia di sempreverde perenne a fusto eretto o rampicante, originaria dell’America Meridionale, in primis Brasile, ma anche Australia e Isole Galapagos.
Nei prossimi paragrafi scopriremo le principali caratteristiche di questa pianta insieme ad alcuni accorgimenti pratici per poterla coltivare senza problemi anche nelle nostre case.
Caratteristiche dell’iresine herbstii
A seconda delle numerose varietà presenti in natura, può essere considerata annuale, arbustiva, erbacea o rampicante. Nel suo habitat originario può raggiungere anche i 2 metri di altezza mentre, se coltivata in vaso, abbinata ad altre piante che necessitano delle stesse cure, come gerani o lobelia, non supera i 60 cm. L’iresine herbstii si presenta con foglie carnose, lucenti e cuoriformi con colori che sfumano dal rosso porpora al cremisi.
Tra le varietà decorative più note prevalgono:
- iresine herbstii aureticolata, dalle caratteristiche foglie color smeraldo screziate di giallo;
- iresine herbstii wallisi, piccola nelle dimensioni con foglie rosse sfumate di nero,
La coltivazione della nostra iresine herbstii risulta davvero facile. La pianta necessita di un terreno di torba misto a sabbia e ben drenato; le origini tropicali fanno si che il vegetale tenda a svilupparsi sano in un ambiente luminoso ed areato con sole diretto per almeno qualche ora al giorno. La pianta tollera bene il caldo, ma non i lunghi periodi di siccità che potrebbero farla appassire facilmente: in tal caso, sarà sufficiente una copiosa annaffiatura per ridare alla pianta il vigore originario.
L’iresine produce piccoli fiori poco rilevanti durante tutta la stagione estiva
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Come coltivare l’iresine herbstii
Ecco una serie di semplici quanto pratiche accortezze per poter coltivare questa pianta anche nelle nostre case, per poter così godere della sua bellezza.
Esposizione ideale dell’iresine herbstii
L’iresine herbstii può essere coltivata all’aperto in aree semi-ombrose o in casa, l’unica accortezza sarà quella di non esporla a temperature inferiori ai 9-10° C. È buona regola preferire le sistemazioni al riparo dalle correnti d’aria e dagli sbalzi termici.
Attenzione inoltre alle temperature inferiori ai 10 gradi e alle fonti di calore.
Terreno idoneo per la messa a dimora della pianta
Il nostro esemplare di Iresine non richiede particolari esigenze per quel che riguarda il terriccio; sarà sufficiente un terreno ben drenato per evitare il ristagno idrico all’apparato radicale: dunque un buon terreno umido ma non intriso d’acqua, mentre il substrato di coltivazione potrà avere un pH acido, alcalino o neutro.
Come annaffiare l’iresine herbstii
Le annaffiature dovranno essere costanti e regolari, in modo da garantire la giusta umidità al terreno senza lasciarlo troppo secco a lungo: è consigliabile eliminare di volta in volta l’acqua in eccesso che si accumula nel sottovaso. Nella stagione più fredda occorrerà ridurre le irrigazioni. L’iresine herbstii predilige ambienti umidi e per questo è consigliato nebulizzare acqua demineralizzata (o acqua piovana) almeno due volte a settimana.
Concimazione della pianta
Ogni due o tre settimane è necessario concimare la pianta con del fertilizzante liquido da diluire in acqua, arricchito di microelementi e azoto.
Moltiplicazione della pianta
La riproduzione avviene per talea di lunghezza 10 o 15 cm, da effettuarsi in primavera o autunno; la stessa andrà interrata direttamente nel terreno umido, misto a sabbia e torba. Al fine di garantire alla pianta un fogliame sano, si consiglia la concimazione adatta alle piante verdi a base di azoto, (sangue di bue). Quando la pianta è in piena crescita sarà necessario trapiantarla in vasi più grandi per almeno ogni due anni.
È inoltre importante fornire un giusto apporto idrico con l’aggiunta di microelementi per evitare che la pianta perda il fogliame e si mostri avvizzita.
Potatura
La cimatura è da effettuarsi ogni 2 mesi spuntando solo gli apici vegetativi della pianta per favorire la crescita dei nuovi germogli e stimolare la ramificazione.
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Parassiti e malattie dell’iresine herbstii
L’iresine herbstii teme solo i pidocchi che vanno ad aggredire le foglie, rendendole appiccicose ed accartocciate su loro stesse: è fondamentale l’impiego di un antiparassitario specifico al primo insorgere del problema. Qualora il fogliame dovesse perdere vigore e luminosità, significherebbe che la pianta non dispone di una illuminazione sufficiente per la fotosintesi: spostare la pianta in ambienti adatti, carichi di fonti luminose naturali.
Curiosità sulla pianta
L’iresine herbstii è utilizzata dai popoli delle sue terre d’origine come erba curativa per i disagi del sistema nervoso. Ancora oggi, gli abitanti andini ne fanno ampio uso per tenere a bada gli stati d’ansia e per la salute psicofisica.
L’estratto della pianta (decotti a base di foglie e fiori) ha proprietà spasmolitiche, diuretiche, astringenti, antinfiammatorie, rilassanti e tossifughe. L’infuso di foglie è un ottimo rimedio naturale per la cura di emicranie, patologie renali e dermatologiche: molto positivo è infatti l’effetto delle foglie dell’iresine herbstii su eczemi, brufoletti, herpes e ferite.
Nel linguaggio dei fiori la pianta simboleggia l’amicizia e la gratitudine.
Pubblicato da Evelyn Baleani il 28 Dicembre 2021