Ippocastano: proprietà, usi e controindicazioni. Rimedi naturali contro le gambe gonfie e pesanti, emorroidi, ecchimosi e vene varicose. Il frutto dell’ippocastano come simbolo di buona sorte e tutte le informazioni sull’ippocastano come fiore di Bach.
L’Ippocastano è un diffuso rimedio erboristico da usare seguendo le prescrizioni di un erborista esperto. In questa pagina vedremo quali sono le proprietà dell’ippocastano, i suoi usi e le controindicazioni.
Ippocastano, il frutto
Il frutto dell’ippocastano è noto con il nome di castagna matta, per l’uomo è leggermente tossico quindi non è commestibile. Il frutto contiene principi attivi quali composti glicosidi e saponine (in particolare esclina) che in concentrazioni elevate possono determinare emolisi nell’uomo (rottura dei globuli rossi). Stando alle antiche credenze, portare un frutto di ippocastano in tasca proteggerebbe dal male: i nonni e i bisnonni di chi vive in campagna, usavano portare in tasca il frutto dell’ippocastano per tirare a sé la buona sorte! Il frutto dell’ippocastano, ancora oggi, è simbolo di fortuna.
Ippocastano, rimedi naturali
L’ippocastano, anche noto come castagno d’India, è molto coltivato in Italia come albero ornamentale (per approfondimenti sulla coltivazione di questa pianta vi invitiamo a leggere la pagina intitolata “ippocastano, malattie e cure“). Presenta una maestosa chioma e dalla fitta vegetazione si ricavano diversi rimedi erboristici. In fitoterapia, dall’ippocastano si sfruttano soprattutto i principi attivi contenuti nei semi. I composti che catturano l’attenzione degli erboristi sono una miscela di saponine e flavonoidi come la quercetina e la rutine, sostanze molto utili per coadiuvare il benessere del nostro apparato circolatorio (vene, capillari, arterie…). Le proprietà di questa pianta sono perfette per preparare rimedi naturali atti a contrastare l’insufficienza venosa cronica, con particolare riferimento agli arti inferiori. I rimedi a base di ippocastano aumentano la resistenza e l’elasticità dei capillari: ottimo per chi soffre della sindrome delle gambe stanche.
Ippocastano: proprietà
Con gli estratti di ippocastano si preparano creme e lozioni. L’estratto di ippocastano in pomata è consigliato come rimedio naturale contro le emorroidi, per alleviare bruciore e prurito. Questo non è l’unico rimedio omeopatico messo a punto con i principi attivi estratti dalla pianta!
Il macerato glicerico di ippocastano annovera proprietà decongestionati che esprime a carico del nostro apparato circolatorio: chi ha disturbi legati alla cattiva circolazione del sangue può sfruttarlo per le sue proprietà toniche e astringenti che aiutano le vene a recuperare tono e ne migliorano la circolazione. Chi soffre di gambe stanche, pesanti e gonfie, può ritrovare nella tintura madre dell’ippocastano un buon alleato.
La pomata a base di estratti di ippocastano è usata per velocizzare la guarigione di lividi e ridurre gli ematomi. L’ippocastano annovera proprietà antinfiammatorie e favorisce la riparazione cellulare.
L’ippocastano è annoverato tra i Fiori di Bach, indicato con il nome White Chestnut. Questo fiore di Bach contrasta i pensieri ossessivi, il rimuginare e tutti quei pensieri negativi che si ripetono nella nostra mente ostacolando la nostra serenità.
Ippocastano, controindicazioni
Gli estratti ricavati dalle parti vegetali dell’albero di ippocastano non sono privi di controindicazioni ed effetti collaterali. Tra gli effetti collaterali più diffusi, associati all’uso dei rimedi naturali a base di ippocastano, troviamo disturbi gastrointestinali e prurito. L’ippocastano e i suoi estratti, potrebbero interagire con alcuni farmaci, pertanto se state seguendo una terapia farmacologica di qualsiasi natura, prima della somministrazione degli estratti di ippocastano, chiedete consiglio al vostro medico curante.
I preparati a base di ippocastano potrebbero causare problemi a chi soffre di insufficienza renale ma le controindicazioni e gli effetti avversi sono strettamente legati al tipo di estratto! Prima di assumere qualsiasi rimedio naturale, valutate le controindicazioni con il vostro erborista di fiducia, sarà l’esperto a segnalarvi dosaggi e modalità d’impiego.