Ipomea: coltivazione della pianta e sue varietà
l’Ipomea è una bella pianta rampicante, ideale per coprire muri o graticci, oppure superfici che in giardino o sul balcone non risultano abbastanza estetiche.
L’ipomea è anche semplice fa coltivare e molto resistente al freddo e alle intemperie. In questo articolo andremo a conoscere meglio il suo aspetto, le sue varietà e le sue caratteristiche, per poi imparare a prendercene cura al meglio.
Ipomea: descrizione
Appartenente alla famiglia delle Convolvulaceae, l’Ipomea è un genere di piante che comprende diverse specie, alcuni annuali o altri perenni che possono avere anche forme molto diverse nelle foglie e colori vari per i fiori. Si tratta di piante che arrivano dal Sudamerica e che in Europa vengono coltivate soprattutto a scopo ornamentale, abbiamo infatti detto che sono perfette per decorare muretti, graticci, grondaie e anche ringhiere.
Può essere coltivata sia in giardino, in piena terra, sia in vaso, e di solito ha un ritmo di crescita piuttosto veloce rispetto alla media, caratteristica molto utile se ci troviamo a coltivare l’Ipomea con l’urgenza di porre rimedio ad un problema estetico.
I tralci sono molto lunghi ed esili, fanno da supporto alle foglie che possono avere forme molto diverse, più o meno allungate, a seconda della specie di appartenenza. Lo stesso vale anche per i fiori che assumono forme e anche colori diversi per ciascuna specie che andiamo ad osservare. Tanto per fare qualche esempio possiamo trovare fiori grandi a forma di campanelle oppure più piccoli e stretti, fiori singoli o uniti in racemi alle ascelle delle foglie o sugli apici dei tralci. Per quanto riguarda i colori, possiamo spaziare dal bianco al giallo, dal viola al blu.
Ipomea: varietà
Esistono molte varietà di Ipomea, così diverse che potrebbero sembrare anche piante appartenenti a due generi diversi. Una delle più note è quella denominata Bella di Giorno o Convolvolo, dal portamento strisciante oppure rampicante. Può arrivare anche ad altezze di circa 10 metri con i suoi fusti ricoperti da foglie a forma di cuoricini ma verdi.
Tra le altre specie da ricordare ne troviamo alcune annuali e altre perenni, quasi tutte coltivate a scopo ornamentale e originarie del Sud America.
Tra le specie erbacee annuali ci sono la Purpurea, con i suoi grandi fiori a forma di imbuto, o campana, color rosso-purpureo oppure anche violetti ma con la gola bianca, opure bianchi e blu-intenso, e la Hederacea, con grandi fiori di colore azzurro-cielo a gola bianca. Dal Messico la Tricolor ha un fiore che cambia colore in modo quasi magico. Inizia in azzurro e diventa prima rosa e poi finalmente di un viola deciso. Particolarmente coreografica ma non troppo nota è la Quamoclit, originaria delle zone tropicali asiatiche e con dei piccoli fiori di forma tubolare e di colore rosso-scarlatto mentre la Versicolor, detta anche Mina Lobata, ha dei fiori sempre piccoli ma di colore rosso-carminio che diventa con il tempo più tendente al giallo.
Altre specie di Ipomea degne di nota sono la Bonariensis, originaria dell’Argentina, e la Pandurata, originaria dell’America settentrionale, entrambe rampicanti con foglie e forma di cuore e fiori a forma di campana, color lilla-purpureo, nel primo caso, oppure bianchi con la gola rosso, nel secondo.
Ipomea: coltivazione
Per crescere al meglio le piante appartenenti a questo genere hanno bisogno di stare in una posizione in cui ricevono molta luce o al massimo in semi ombra ma in modo che siano riparate dalle correnti fredde. Se stiamo coltivando delle piantine in piena terra, il terreno più adatto è quello torboso mentre se le nostre Ipomee sono in vaso è meglio scegliere un terriccio universale misto a sabbia ben drenante.
In ogni caso deve essere sempre ben concimato, ogni sei mesi, con prodotti organici a lento rilascio oppure ogni 15 giorni con prodotti liquidi a bassa concentrazione di azoto diluiti nell’acqua delle innaffiature. Le annaffiature sono essenziali: devono essere costanti e regolari soprattutto per le specie allevate in vaso, altrimenti ci si può affidare anche all’acqua piovana, sempre controllando che il terreno sia sempre umido.
Ipomea: moltiplicazione
Per ottenere delle fioriture prolungate al momento opportuno, quindi in estate, la cosa migliore è procedere alla semina in primavera: i semi vanno sistemati a distanza di circa 20 centimetri l’uno dall’altro e prima di utilizzarli si consiglia di tenerli in ammollo in acqua tiepida per 2 – 3 ore circa. Questo è il metodo consigliato ma esistono delle alternative perché le specie bulbose come queste si moltiplicano anche per propaggine o per talea.
Ipomea: malattie
Oltre ad essere facili da coltivare, queste piante si rivelano molto resistenti alle intemperie e anche agli attacchi di malattie e parassiti vari. Se le coltiviamo con cura, facendo prendere loro molta luce ed evitando che si creino dei ristagni idrici, potremo godere della loro presenza a lungo. Ricordiamoci di trattarle bene, però, anche perché l’ipomea nel linguaggio dei fiori simboleggia la “voglia di carezze e di affetto”.
Pubblicato da Marta Abbà il 10 Dicembre 2020