Intonaco termoisolante: cos’è e come funziona
L’intonaco è un elemento fondamentale per tutte le case e, in un certo senso, è anche uno degli elementi che ha subito le maggiori trasformazioni nel corso della storia.
Non tutti ricordano, ad esempio, che fin dall’antichità l’uomo primitivo usava il fango come intonaco per poter realizzare le proprie abitazioni grezze. Più recentemente, l’intonaco “moderno” è stato raffinato dagli egiziani 4.000 anni fa, usando il gesso per creare una forma rudimentale di intonaco che, tuttavia, sopravvive ancora oggi. Anche i greci nel 500 a.C. erano noti per l’uso dell’intonaco.
Negli anni successivi, vari materiali sono stati usati come intonaco, apprezzato per il suo effetto igienico sanitario (principalmente dovuto al contenuto di calce nei componenti che venivano utilizzati per poterlo realizzare), per la sua resistenza al fuoco e, in tempi moderni, prima dell’ascesa del muro a secco, per la sua capacità di coprire le pareti interne delle abitazioni.
Ebbene, con il passare dei decenni una nuova forma di intonaco si è affacciata nel mondo dell’edilizia: l’intonaco isolante e l’intonaco termoisolante. Ma con quali caratteristiche? Quali benefici?
Cos’è l’intonaco
Sebbene si possano trovare molti produttori di intonaco, ognuno con le sue diverse applicazioni, e ognuno con il proprio prodotto, di base ognuno segue la stessa “ricetta” fondamentale: una base (calce o gesso) che viene mescolata con sabbia, acqua e spesso una fibra (nota come legante) o un po’ di altro materiale che abbia come obiettivo quello di accelerare l’essiccazione, ottenendo così un intonaco a base di calce.
Altri additivi naturali di base, come il marmo in polvere, sono talvolta aggiunti per creare una finitura più dura e liscia, facilmente lucidabile con una spatola. Fino ai primi del 1900, la maggior parte degli intonaci era composto esattamente così, a base di calce. Tuttavia, nel corso del XX secolo il gesso è diventato la scelta preferita. E il motivo era semplice: l’intonaco a base di gesso si asciugava in settimane, a differenza di quello a base di calce, che poteva richiedere fino a un anno!
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Cos’è l’intonaco termoisolante
Come abbiamo avuto modo di anticipare nelle righe che precedono, l’intonaco è un elemento che ha subito una interessante evoluzione nel corso degli anni, tanto da esser stato sviluppato con diverse applicazioni tecnologiche che hanno poi condotto all’attuale disponibilità sul mercato.
In molti casi, i rudimenti della realizzazione dell’intonaco non sono cambiati. Lo stesso gesso a base di calce è ancora oggi in uso, con qualche evidente differenza favorita dalla tecnologia e dalle innovazioni che nel corso degli anni sono state applicate a questo comparto.
In particolar modo, sono state sempre più utilizzate delle fibre speciali, anche a base di legno, a sostituire “ingredienti” meno efficienti. Gli additivi chimici e minerali hanno poi contribuito a perfezionare ulteriormente il gesso moderno, fino a consentire il varo di un intonaco termoisolante.
L’intonaco termoisolante è, per certi versi, uno dei più interessanti modelli di intonaco moderno. Realizzato con calce o gesso, contiene ingredienti speciali che modificano una caratteristica principale dell’intonaco tradizionale: il fattore isolante.
L’intonaco tradizionale isola la parete piuttosto poco, non essendo dunque particolarmente adatto a creare un effetto termoisolante. E questo vale soprattutto per gli intonaci a base di gesso, che non possono essere intonacati sulla superficie della parete stessa, ma devono esseere ulteriormente trattati con diversi sistemi di intonacatura.
Il risultato è che, soprattutto nelle case più vecchie, spesso c’è poco o nessun isolamento nelle pareti, e l’intonaco tradizionale, a base di gesso, può far poco per poter contenere l’isolamento termico.
Di qui, l’interessante passo in avanti compiuto con le applicazioni dell’intonaco termoisolante. Ma come funziona?
Come funziona l’intonaco termoisolante
Indipendentemente dal fatto che sia a base di calce o di gesso, tutti gli intonaci termoisolanti aiuteranno i proprietari delle abitazioni a risparmiare un po’ di soldi per il riscaldamento e per il raffreddamento della casa.
Grazie agli speciali ingredienti contenuti all’interno dell’intonaco – che variano a seconda del produttore – l’intonaco termoisolante è infatti progettato per bloccare i trasferimenti termici, consentendo al contempo la trasmissione dell’umidità. Ciò significa che l’intonaco termoisolante aiuta a mantenere l’aria calda sia all’interno che all’esterno, a seconda della stagione, lasciando comunque che la casa respiri e che l’umidità fluisca dentro e fuori. Il risultato è un intonaco che è fino al 70% più efficiente dal punto di vista energetico rispetto ai normali intonaci.
In molti casi, l’intonaco termoisolante utilizza ingredienti additivi per ottenere un potere isolante, come ad esempio avviene con la perlite e la vermiculite. Altri produttori possono avere un ingrediente più naturale, frutto di un lungo lavoro di ricerca: tra questi, il sughero e la canapa mostrano risultati promettenti, e sono favoriti da molti produttori e da molti utilizzatori proprio per il fatto che sono “green” e sostenibili dal punto di vista ambientale.
Insomma, l’intonaco termoisolante può effettivamente rappresentare un investimento fondamentale per poter rendere il proprio appartamento più confortevole e più efficiente sotto il profilo energetico.
Il maggior costo dei più recenti e innovativi intonaci termoisolanti sono ampiamente ricompensati dalla riduzione del costo delle bollette nei mesi e negli anni a venire, considerato che non sono poche le differenze in termini di consumi energetici che potranno essere apprezzati fin dal breve medio termine.
In aggiunta a ciò, notiamo come l’applicazione di un buon intonaco termoisolante possa migliorare anche il comfort e il benessere abitativo, regolando correttamente la traspirazione e l’umidità presente nell’ambiente interno. Un investimento dunque ancora più consapevole per il proprio appartamento!
Pubblicato da Anna De Simone il 5 Febbraio 2020