Intonaco deumidificante per pareti: le istruzioni per una giusta messa in opera. Quando e come eseguire l’intervento e consigli utili.
L’intonaco deumidificante per pareti è davvero efficace per risolvere il problema dell’umidità sui muri? Ecco tutte le informazioni necessarie per contrastare l’umidità di risalita capillare e risolvere il problema di muffe e pareti umide.
L’intonaco ha un ruolo fondamentale nel risanamento edilizio. Se volete recuperare un muro devastato dall’umidità di risalita, potete aiutarvi con un intonaco deumidificante.
Tra i nemici numero uno dell’edilizia figurano i ponte termici e la conseguente umidità, in particolare l’umidità di risalita capillare, cioè provenienti dai basamenti non adeguatamente isolati. A peggiorare lo scenario è la presenza di fonti d’acqua sottostanti come falde acquifere superficiali o piccole perdite di tubazioni e fogne: in questi casi, l’acqua tende a salire attraverso i muri sotto forma di umidità. L’acqua penetra nei muri, soprattutto se questi sono porosi, cioè realizzati in materiali come tufo, mattoni, arenaria… La conseguenza dell’umidità nei muri va dalla semplice muffa ai più consistenti danni strutturali che vedono la polverizzazione dei giunti di malta, la disgregazione della pietra e addirittura lo sfaldamento della muratura.
In caso di danni alle murature dati dall’umidità, sarà necessario individuare la causa ed eseguire un opportuno intervento di impermeabilizzazione. D’altro canto anche il muro dovrà essere protetto in modo opportuno e in questo caso arrivano in nostro aiuto l’intonaco deumidificante.
Un buon intonaco deumidificante è dato da materiale macroporoso che agisce come una spugna proteggendo così il muro dall’umidità. Le particelle che compongono l’intonaco deumidificante sono caratterizzate da una granulometria particolarmente porosa che, nel caso in cui non vengano fatti i dovuti interventi di impermeabilizzazione, dovrà essere periodicamente sostituita. Ciò significa che l’utente dovrà andare a intonacare più volte a distanza di un lasso di tempo inversamente proporzionale all’intensità del danno.
Come mettere un intonaco deumidificante per pareti
Mettere un intonaco deumidificante è semplice! L’intonaco deumidificante che troviamo in commercio è dato da una miscela di materiali prefabbricata alla quale bisognerà aggiungere solo dell’acqua.
Il primo accorgimento da seguire riguarda proprio la quantità d’acqua da aggiungere all’intonaco. Per questo passo vi rimandiamo alle istruzioni riportate in etichetta: è il produttore a specificare la diluizione e la quantità di acqua da aggiungere. Ricordate che troppa acqua andrebbe a indebolire l’intonaco e potrebbe peggiorare lo stato del muro perché potrebbe essere assorbita dalla parete proprio come l’umidità. Poca acqua, invece, non andrebbe ad amalgamare bene gli ingredienti del composto.
Consiglio n. 1
Quanta acqua aggiungere? Aggiungete l’acqua gradualmente, poco per volta, fino a ottenere un composto omogeneo, morbido e pastoso. In mancanza di una betoniera, mescolate a lungo manualmente.
Consiglio n.2
Quando passare l’intonaco? Il periodo migliore per intonacare una parete umida va da marzo a ottobre cercando di evitare i mesi più caldi dell’anno, quando le temperature superano i 30°C. Anche l’inverno è sconsigliato, soprattutto con temperature inferiori ai 7 °C.
Consiglio n.3
Come applicare l’intonaco? Scegliete un intonaco deumidificante a spruzzo così da rendere il lavoro della messa in posa più semplice. In assenza di un’intonacatrice a spruzzo dovrete attrezzarvi con “testimoni” detti staggi, si tratta di regoli di legno o metallo che presentano una sezione predefinita. I testimoni vanno applicati all’estremità della parete da intonacare e utilizzati come guide per lo scorrimento di un secondo listello, sarà quest’ultimo listello a rimuovere l’intonaco in eccesso.
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Consiglio n.4
Quanto doppio dovrà essere lo strato di intonaco? Lo spessore dell’intonaco deumidificante dovrà essere più elevato rispetto a quello di un classico intonaco. Gli intonaci macroporosi vanno applicati con spessori fino a 4-5 cm. Anche in questo caso vi consigliamo di leggere le istruzioni in etichetta: lo spessore dell’intonaco può variare in base al materiale impiegato.
Se il vostro problema è l’umidità di risalita, prima dell’applicazione dell’intonaco deumidificante, ricordate di risanare il muro sfruttando la cosiddetta “barriera chimica”. Per maggiori informazioni vi rimandiamo all’articolo “barriera chimica contro l’umidità di risalita“.