Internet delle cose, dal web 2.0 al web 3.0
L’internet delle cose può essere considerato come la normale evoluzione della domotica. Oggi proveremo a fare chiarezza su che cosa è internet delle cose riportando esempi pratici, studi e definizioni.
L’internet delle cose è ciò che caratterizza l’era del web 3.0. Si passa così da un mondo chiuso in cui l’oggetto è caratterizzato da un descrittore a un mondo aperto in cui l’oggetto interagisce con il mondo circostante in modo intelligente, grazie a una serie di “sensori” e “attuatori”.
Internet delle cose Esempi
Per passare subito a esempi pratici e di facile comprensione, riportiamo il progetto portato avanti dal Domotics Lab dell’Istituto di Scienza e Tecnologie dell’Informazione “A. Faedo” (ISTI) del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR) di Pisa.
Il team del Domotics Lab ha analizzato e realizzato una soluzione per aprire una finestra su Internet a una rete domotica eterogenea, ovvero formata da dispositivi domotici con tecnologie diverse. Tale rete domotica è stata resa disponibile tramite un’interfaccia web capace di gestire, monitorare e “interagire” con tutta la tecnologia domotica installata.
Mediante l’interfaccia web è stato possibile, tra le altre cose, spegnere le luci di casa da qualsiasi parte del mondo ma anche gestire il sistema di sorveglianza, pulire la piscina o irrigare il giardino!
Nel progetto Domotics Lab, ogni dispositivo è stato associato a un indirizzo Internet sfruttando il vastissimo spazio di indirizzamento di IPv6, tramite il quale è stato possibile “interrogarlo” e “sollecitarlo”. Per rendere il tutto più user-friendly, il Domotics Lab ha realizzato un server DNS così da assegnare nomi comuni (per esempio, gestione lampadina, sveglia, lavatrice…) i difficili indirizzi IPv6 caratterizzati da svariati gruppi di cifre esadecimali.
Non solo domotica, l’internet delle cose (anche detto internet degli oggetti o IoT), trova ampia applicazione in una moltitudine di settori: biomedicale, smart grid, robotica, industria automobilistica, monitoraggio industriale, avionica… e qualsiasi settore logistico o con necessità di gestione in remoto, monitoraggio ed efficienza.
La diffusione dell’internet delle cose –internet of things– può rendere più efficiente un qualsiasi processo produttivo così come la gestione dell’elettricità o del consumo idrico in ambito domestico. In questo contesto, sono molti i prototipi e i dispositivi già presenti sul mercato. Tra questi segnaliamo il Ninja Sphere, un piccolo sistema che non solo riesce a monitorare e controllare tutti i dispositivi connessi alla rete domestica, in più individua qualsiasi movimento “sospetto” o “non autorizzato” avvisando immediatamente i padroni di casa.
Il dispositivo Ninja Sphere è capace di controllare la temperatura, l’illuminazione, la presenza di animali domestici, l’impiego energetico e qualsiasi cosa connessa alla rete. Se la rete elettrica non è l’unico pensiero del padrone di casa, il Ninja è in grado di creare un modello 3D della casa così da consentirne un monitoraggio a 360°.
I primi prototipo del dispositivo Ninja sono stati venduti al prezzo di circa 230 dollari; per avere un monitoraggio completo della rete elettrica di una casa di piccole dimensione bisogna considerare una spesa superiore per poter acquistare i dovuti rilevatori, così un dispositivo Ninja più completo si porta a casa con 430 dollari. I segnali di comunicazione sfruttati da questo dispositivo, così come dalla gran parte di sistemi dell’internet delle cose, sono bluetooth e wi-fi.
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Pubblicato da Anna De Simone il 14 Giugno 2014