Insetti impollinatori nell’orto e nel giardino
Gli insetti impollinatori sono quelli che fecondano i fiori da cui si sviluppano i frutti. Accoglierli bene nel nostro spazio verde risulta utile così come per gli insetti predatori, che invece ci aiutano a combattere le infestazioni. Una presenza equilibrata di insetti impollinatori e insetti predatori è importante per una sana coltivazione biologica nell’orto e nel giardino.
La presenza degli utili insetti impollinatori, oltre che di quelli predatori, può essere consolidata per esempio con un bug hotel, un rifugio per insetti. Basta sapere che ogni specie ha delle preferenze, anche in fatto di alloggio oltre che di dieta. Per gli insetti impollinatori serviranno quindi dei rifugi adatti, che potremo anche costruirci da soli.
Quali sono gli insetti impollinatori? I principali sono le api e le farfalle, poi ci sono alcuni coleotteri e alcuni ditteri che però saranno meno interessati ai bug hotel perché svernano nel terreno. Soffermiamoci quindi sull’accoglienza di api e farfalle, e cerchiamo di capire bene di quali insetti stiamo parlando tra i tantissimi che ci sono.
Api solitarie
La superfamiglia delle api, Imenotteri Apoidei, comprende circa 20mila specie. Tra tutte la più conosciuta è l’ape domestica, Apis Mellifera, ma non è di lei che stiamo parlando. Le api più importanti come insetti impollinatori sono le cosiddette api solitarie, che appartengono a diverse famiglie (Colletidae, Andrenidae, Halictidae, Mellitidae, Magachillidae, Antophoridae, Apidae) e che in Italia sono state osservate in 960 specie.
La rivista Science ha pubblicato un articolo con i risultati di uno studio condotto su 41 sistemi colturali di tutti i continenti da cui emerge il ruolo primario delle api solitarie come insetti impollinatori. Esse risultano addirittura più efficaci delle cugine domestiche in un raggio di azione limitato (le domestiche si spingono più lontano) e la loro funzione non può essere sostituita dall’introduzione di alveari. In pratica si dice che, per l’impollinazione di un orto o di un frutteto, un bug hotel per api solitarie è più efficace di un alveare di api domestiche. Salvo che per il miele ovviamente.
Per ospitare le api solitarie servono rifugi uguali a quelli che si possono costruire per le vespe solitarie (o vespe muratrici) che invece sono insetti predatori. L’ideale sono pezzi di tronco con dei fori a trapano di misure diverse. Oppure canne di bamboo, canne comuni o steli di graminacee di vario diametro. L’importante è che si tratti di corridoi cavi a fondo cieco, profondi da 12 a 20 cm e posizionati al riparo dal vento e dalla pioggia. È importante che i cunicoli abbiano anche una minima pendenza per far defluire la pioggia.
Delle api solitarie (osmie e Megachili) così come delle vespe solitarie, non bisogna aver paura perché difficilmente pungono e solo se disturbate. Per capire se un rifugio è occupato da un’ape solitaria o da una vespa solitaria si guarda la chiusura del nido: gli opercoli fatti dalle api rimangono allo stesso livello del materiale vegetale, quelli delle vespe invece sporgono dalla superficie del ricovero e sono di colore più chiaro.
Farfalle
Tanto belle quanto pericolose. Le forme adulte della maggior parte dei lepidotteri, farfalle e falene, sono insetti impollinatori, ma nelle forme giovanili di larve e di bruchi possono essere delle divoratrici insaziabili. Anche la piralide del bosso, il famigerato bruco defogliatore del bosso, in forma adulta è una bella farfalla, ma nella fase di sviluppo prima dello sfarfallamento può bruciare una siepe in un amen.
Attenti allora: se volete ospitare farfalle per vederle svolazzare colorate sui fiori, dove svolgeranno la loro funzione di insetti impollinatori, mettete in conto di trovare qualche bruco non proprio gradito sulle verdure dell’orto. E sappiate che farete un piacere agli uccelli, che di bruchi notoriamente si nutrono.
Ospitare farfalle nell’orto e nel giardino è più un omaggio alla biodiversità che non un’esigenza di impollinazione, cosa quest’ultima che viene svolta meglio dalle api. Premesso questo, se si vuole costruire un rifugio per farfalle serve una cavità riparata (tipo una casetta di legno) protetta da uno sportello di legno munito di feritoie verticali (per permettere all’insetto di entrare senza danni alle ali.
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Pubblicato da Michele Ciceri il 23 Maggio 2015