Inquinamento in Cina: parliamo di danni ambientali, emissioni nocive, contaminazione delle acque e altri disastri ambientali che hanno visto la Cina come protagonista.
Le autorità cinesi affermano di star facendo il possibile per “contenere i danni ambientali” legati alla forte attività del settore industriale della nazione. Per gli esperti, però, “fare il possibile” non basta.
Morti a causa dell’inquinamento ambientale in Cina
La rapida industrializzazione del Paese e la crescita demografica, sono i due fattori che più impattano sull’inquinamento ambientale della Nazione. Quando si parla di inquinamento ambientale non si fa riferimento a un “problema astratto”, al contrario, la questione è molto concreta. Stando alle statiche dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), in Cina, ogni anno, a causa dell’inquinamento atmosferico, muoiono 1,1 milioni di persone. Questo dato sarebbe correlato allo smog e, in particolare, alle polveri sottili.
Le polveri sottili registrate in molte zone del paese (soprattuto nelle cottà a Nord e Nord-Est) sono di ben oltre 50 volte superiori al limite massimo stabilito dall’OMS. Anche la Capitale è in situazioni critiche: nel 2013, la qualità dell’aria di Pechino vedeva una quantità di poveri sottili pari a 993 microgrammi per metro cubo, il limite massimo stabilito dall’OMS è di 25 microgrammi!
Inquinamento in Cina
La Banca Mondiale stima che tra le città più inquinate del mondo, 16 sono cinesi. L’inquinamento in Cina non è solo quello atmosferico. La Cina ha anche problemi di:
- Contaminazioni del suolo
- Inquinamento delle acque
- Distruzione degli habitat
- Perdita della biodiversità
- Consumo del suolo
La Cina è indubbiamente il Paese più “popolare” per la frequenza, il numero e l’estensione dei disastri ambientali che si consumano entro i confini nazionali. A causa delle polveri sottili, i cittadini cinesi sono costretti a indossare mascherine per proteggere le vie aeree. Non è un mistero: l’OMS rivela un aumento del rischio di contrarre il cancro ai polmoni.
Wang Ning, ex vice direttore dell’Ufficio per la prevenzione e il controllo delle malattie di Pechino, ha messo in evidenza l’aumento di un tipo di cancro detto “adenicarcinoma”, questo tumore sarebbe proprio correlato alla presenza di agenti inquinanti nell’aria.
Per comprendere l’impatto che l’inquinamento ha sulla salute dei cinesi, basterà pensare che il 32% dei malati di cancro ai polmoni di tutto il mondo, è residenti in Cina! Negli ultimi anni, è stato messo in evidenza un aumento anche del cancro esofageo.
Emissioni nocive
L’inquinamento prodotto in Cina ha un forte impatto globale. La posizione del governo cinese, sui cambiamenti climatici è una questione molto controversa.
La Cina è, attualmente, il più grande produttore di emissioni nocive: la Cina non rispetta il Protocollo di Kyoto in materia di emissioni di anidride carbonica.
Se è vero che l’inquinamento in Cina raggiunge quantità record, è anche vero che crescono le proteste ambientali. La popolazione cinese è in allarme: solo nel 2012 ci sono state 50.000 proteste pro-ambiente e contro le politiche ambientali carenti della Nazione.
Il Centro per il progresso americano, ha descritto la politica ambientale cinese come quella degli Stati Uniti d’America prima del 1970.
Ancora oggi, in Cina, è normale lavorare l’amianto in cantieri aperti che sorgono anche nel centro città. Tra i vari disastri ambientali degli ultimi anni, ricordiamo l’acqua potabile contaminata da sostanze radioattive, l’avvistamento di migliaia di maiali morti ai piedi di un fiume e avvelenamenti accidentali, in particolare, le vittime furono 30 persone che lavoravano in fabbrica con vernici tossiche.
Nel grafico sono riportate le percentuali di emissioni nocive per paese. L’Italia, così come l’Europa, è compresa nella porzione grigia, insieme a Islanda, Gran Bretagna e altre nazioni non citate.
Problemi costieri
L’ambiente marino cinese (Mar Giallo e Mar Cinese Meridionale) è considerato tra le aree marine più degradate del mondo. La perdita di habitat naturali costieri ha visto la perdita del 65% delle zone umide marine poste lungo la costa del Mar Giallo. Questo degrado è avvenuto in tempistiche record: in soli 50 anni. Il motivo? Le “bonifiche” massicce legate al rapido sviluppo costiero per l’agricoltura e l’acquacoltura e lo sviluppo industriale delle coste.
Perché in Cina l’inquinamento è così elevato?
Abbiamo già segnalato i punti di criticità del paese (sviluppo industriale estremamente rapido, crescita demografica, trasporti…). Secondo un rapporto pubblicato da Greenpeace e dalla Scuola della sanità pubblica dell’Università di Pechino (studio datato dicembre 2012), l’inquinamento in Cina sarebbe causato soprattutto dall’industria del carbone (centrali elettriche in prima fila) e dal settore dei trasporti.
Il settore dei trasporti non è da sottovalutare. Nel 2014, la motorizzazione Cinese ha raggiunto il record di 17 milioni di nuove immatricolazioni (17 milioni di nuove auto circolanti su strada), il parco auto della popolazione cinese, solo nel 2014, ha raggiunto un somma complessiva di 154 milioni di veicoli circolanti! Il settore automobilistico è ancora fiorente.