Inquinamento domestico, tutte le info
Inquinamento domestico: cos’è, cause e consigli per ridurlo. Una ricerca aggiornata sui principali inquinanti che troviamo in casa.
Per combattere l’inquinamento domestico è necessario ridurre al minimo i principali pericoli che si celano nelle nostre abitazioni quali: polveri sottili, muffe, acari, batteri, monossido di carbonio, biossido di azoto e una grossa famiglia di molecole nota con il nome di “composti organici volatili”.
L’esposizione prolungata a queste sostante può comportare irritazioni agli occhi, al naso, alla gola, mal di testa e asma. Per limitare l‘inquinamento domestico basta seguire alcuni piccoli accorgimenti che ti daremo nel corso di questo articolo.
Inquinamento domestico: che cos’è
Pensiamo che la nostra casa è un ambiente sicuro, salubre e incontaminato… Purtroppo non è così. Durante la nostra permanenza in casa siamo esposti al cosiddetto inquinamento domestico, ma che cos’è? Di cosa si tratta e quali sono le cause?
E’ importante chiarire un concetto: in tutti gli ambienti chiusi agli inquinanti che troviamo all’esterno si sommano anche quelli interni. Se stai cercando una definizione del termine “inquinamento domestico” proviamo ad accontentarti:
L’inquinamento domestico può essere definito come la contaminazione di un ambiente abitativo chiuso, causata da agenti inorganici o organici, compresi batteri e microrganismi derivanti dalle varie attività umane o da una cattiva gestione delle casa.
Questa è la nostra definizione di inquinamento domestico e rispecchia molto la realtà.
Inquinamento domestico: ricerca
Stando a una recente ricerca condotta dalla Velux, sono emersi dati allarmanti:
- 80 milioni di cittadini europei vivono in case dove l’aria è insalubre (con elevati livelli di inquinamento domestico)
- Un terzo dei cittadini europei è affetto da asma e allergie riconducibili potenzialmente all’inquinamento indoor
- Solo il 28% dei cittadini europei esegue più volte i cambi d’aria durante una giornata (la stima ha preso come riferimento il periodo invernale, dove il 72% dei cittadini esegue solo un cambio d’aria al mattino)
Alla ricerca della Velux si aggiungono altri dati raccolti da enti e università:
- Stando a una ricerca dell’OMS (organizzazione mondiale della sanità), le persone trascorrono il 90% del loro tempo in ambienti chiusi.
- EPA ci riferisce che l’aria interna può essere fino a cinque volte più inquinata di quella esterna.
- Una ricerca dell’IBP Fraunhofer riferisce che vivere in case umide e ricche di muffa (quindi con una bassa qualità dell’aria) aumenta il rischio d’asma del 40%.
- Una ricerca condotta dall’IStituto danese di ricerca sulle costruzioni, in partnership con l’Università di Copenaghen, ha evidenziato che in casa, la stanza più inquinata è la cameretta dei bambini.
Le cause possono essere molteplici e andrebbero analizzate abitazione per abitazione: le cause sono strettamente connesse alle attività umane quindi alle abitudini di chi vive la casa. Approfondiamola nel paragrafo successivo.
Inquinamento domestico: cause
In primis, figurano mobili, arredi e finiture. Vernici, collanti, materiali di costruzione così come mobili e finiture, sprigianano emissioni nocive.
- Mobili
- Vernici
- Solventi
- Sigillanti
- Colle
- Fumo di sigaretta
- Detersivi
- Cere liquide
- Spray e prodotti per l’igiene
- Tappeti e moquette
- Cosmetici spray
- Insetticidi
Come possono essere questi elementi la causa dell’inquinamento domestico? Perché tali materiali sono quelli più a diretto contatto con chi abita la casa. I componenti che costituiscono tali materiali rilasciano nell’aria delle “emissioni inquinanti”. Tra i composti che rilasciano segnaliamo:
- Benzene
- 1,2 Diclorobenzene
- Nitrobenzene
- Butil acetato
- Xilene
- Propanolo
- 2-Butanolo
- Butanolo
- Acetone
- Acetato di metilene
- Alcool metilico
- Toulene
- Tetracloroetilene
- Frazioni petrolifere leggere
- Formaldeide
- Isotiazolinone
- Esteri amminici
- Ammoniaca
- Composti siliconici
- Ftalati
- Ossidi di cadmio
- Ossidi di cobalto
- Vanadio
- Ozono
- Radon
- Particolato
- Idrocarburi aromatici policiclici
- ….
E’ difficile da pensare che questi composti sono presenti nell’aria che respiri in casa. Come ci finiscono? La formaldeide è tra i conservanti più diffusi impiegati in mobili e componenti d’arredo. Colle, collanti e sigillanti che hai in casa (anche quelli per sigillare gli infissi) rilasciano prodotti poliglicoli e tra le vernici possiamo trovare metalli pesanti. Nell’elenco in alto sono riportati dei comuni solventi, molti dei quali possono avere effetti cancerogeni (il nitrobenzene è indicato come “sospetto cancerogeno”, il benzene può provocare cancro e alterazioni genetiche…).
Vi sono poi altri inquinanti legati direttamente alle nostre attività: quelli che sprigioniamo quando puliamo casa, quelli che sprigioniamo quando cuciniamo o azioniamo la caldaia… Il biossido di carbonio (CO2) è legato alla respirazione e all’attività umana.
Nell’elenco in alto sono annoverati molti solventi che si trovano nei prodotti che usiamo per la pulizia della casa. Anche i profumi causano inquinamento domestico. Nei saponi è usato il benzofenone, un fissante che è impiegato per “fissare” un profumo a un composto che sarebbe inodore o maleodorante. Il benzofenone è usato non solo nei saponi per l’igiene personale ma anche negli insetticidi.
Come ridurre l’inquinamento domestico
Probabilmente, dopo aver letto le cause dell’inquinamento domestico ti sei allarmato e pensi che non c’è scampo. Ti sbagli! E’ vero che le fonti dell’inquinamento domestico sono numeroso e difficili da gestire, ma è anche vero che con la bio-edilizia e usando prodotti naturali è possibile abbassare al minimo questo inquinamento.
Ecco alcuni consigli per ridurre o eliminare le fonti di inquinamento domestico:
- Cerca di eliminare i prodotti che contengono composti volatili, sostituendoli a composti con un basso tasso di V.O.C. Consiglio utile se devi tinteggiare casa o cambiare un rivestimento.
- Pulisci casa limitando l’uso di detersivi. Puoi pulire la casa con rimedi naturali, il bicarbonato di sodio, l’aceto o il limone possono essere ottimi alleati.
- Fai arieggiare i locali in casa, è necessario per ridurre il numero di composti volatili presenti. Fai più ricambi d’aria al giorno anche in inverno.
- Installa un impianto di ventilazione controllata con filtri per purificare l’aria.
- Evita l’impiego di deodoranti per la casa, preferendo almeno quelli naturali come, per esempio, gli olii essenziali.
- Ventila i vestiti lavati a secco.
- Usa detersivi per la lavatrice naturali o lava solo con l’aceto che, in più, ti ammorbidisce i tessuti!
- Pulisci periodicamente la tappezzeria del salotto come tappeti, tende e cuscini.
- Se necessario, installa una cappa aspirante in cucina e in bagno, serve a convogliare i fumi all’esterno dell’abitazione, comepresi detersivi, vapori della lavastoviglie e vapori della doccia, ricchi di agenti schiumogeni.
- Arreda casa con piante, molte di queste sono in grado di ridurre la presenza di sostanze volatili come per esempio edere, azalee, aloe vera, ficus, gigli, gerbere e crisantemi.
- Assicurati che non vi sia umidità in casa, muffa sui muri, perdite d’acqua, problemi d’infiltrazione.
- Usa materiali isolanti a basso impatto ambientale.
- Preferisci il gel per capelli alla lacca e i deodoranti stick a quelli spray.
- Al momento dell’acquisto, assicurati che gli armadi e i mobili in legno compensato abbiano la certificazione che rispetta gli standard di bassa emissione di formaldeide e composti organici volatili.
- Se hai comprato un nuovo complemento d’arredo non certificato, lascia le ante e i cassetti aperti per molto tempo prima di portare il mobile in casa.
- In alternativa ai classici mobili, puoi acquistare il mobilio in legno massello fatto da un falegname e trattato solo con cere e tinture naturali.
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Pubblicato da Anna De Simone il 30 Agosto 2018