Il dramma dei botti di Capodanno
I botti di Capodanno rappresentano un vero dramma per l’ambiente. Salgono i livelli di smog e quello delle polveri sottili, l’aria diventa irrespirabile e gravi danni sono inflitti agli animali domestici. Alcuni Comuni d’Italia allertano la cittadinanza con una serie di avvisi, ogni anno sono numerose le vittime dei botti di Capodanno e non si tratta solo di animali domestici ma anche della specie umana.
Mentre l’uomo dovrebbe riuscire a tutelarsi autonomamente, bisogna prestare particolare attenzione agli animali domestici. Il forte fragore dei botti, negli animali, scatena una naturale reazione di terrore. Cani e gatti, spaventati, potrebbero perdere l’orientamento esponendosi così allo smarrimento e/o investimento. Per questo è bene non lasciare gli animali da soli e soprattutto non lasciarli all’aperto.
Il Pm10 del primo gennaio, cioè la quantità di Materia Particolata presente nell’aria del primo dell’anno, arriva alle stelle. Il primo gennaio del 2011, la centralina Senato di Milano registrà un livello di polveri sottili nella metropoli pari a 157 microgrammi per metro cubo. A Verziere si raggiunse un livello di 164 microgrammo per metro cubo.
Per ogni aumento di 10 microgrammi per metro cubo di Pm10 nell’aria, si ha un aumento progressivo dello 0,51% dei decessi giornalieri. Con i dati raccolti dal Progetto EpiAir, si ha addirittura un aumento del rischio di morte dello 0,69% per ogni incremento di particelle di 10 micromgrammi per metro cubo.
Ogni anno, a causa dei botti, i pronto soccorsi delle città italiane si riempiono di feriti. Feriti che arrecando un danno alla loro salute e gravano sul bilancio della società ricorrendo agli ambulatori pubblici. Si smarriscono e muoiono numerosi animali, domestici e non. Si sprigionano nell’aria alti livelli di polveri sottili e gas a effetto serra. Le conseguenze di capodanno si pagheranno durante i dodici mesi a venire e anche oltre, fino a minare la salute delle generazioni future.
Pubblicato da Anna De Simone il 28 Dicembre 2012