Innesto a doppio spacco inglese
Un innesto a doppio spacco inglese è il meno semplice da effettuare tra gli innesti a marza (diversi da quelli a gemma e dagli innesti per approssimazione) ma è anche quello con le migliori percentuali di riuscita sulle piante giovani e anche sulla vite. Se praticato a regola d’arte ovviamente.
Il vantaggio di un innesto a doppio spacco inglese rispetto agli altri innesto a spacco è nella vasta area cambiale di contatto tra il soggetto portainnesto e la marza.
Serve però che soggetto e marza abbiano lo stesso diametro, e serve un coltello-fenditoio affilatissimo perché il taglio deve essere preciso e la superficie di innesto dove avverrà la saldatura deve essere perfettamente liscia.
L’epoca migliore per un innesto a doppio spacco inglese va dall’inizio di marzo alla fine di aprile, quando le piantine sono più elastiche e di conseguenza si riducono i rischi di rottura. L’operazione è, come dicevamo, piuttosto delicata. Vediamola.
Innesto a doppio spacco inglese: procedimento
- Si taglia il soggetto in obliquo con la parte bassa verso l’interno, rendendo più liscia possibile la superficie del taglio.
- Sempre sul soggetto, si pratica una seconda incisione in profondità (leggermente inclinata e lunga la metà del taglio precedente) in modo da aprire in due linguette il portainnesto.
- Si passa alla marza e la si prepara nello stesso modo del soggetto: prima con il taglio obliquo perfettamente liscio, quindi con un’incisione che deve avere la stessa inclinazione del taglio effettuato sul soggetto.
- Dopo averli preparati, soggetto e marza vengono innestati ‘incastrando’ le rispettive linguette.
- Infine si legano le parti avendo cura di non strozzare il ramo e si isolano con del mastice le superfici scoperte.
Per evitare il rischio di strozzatura, che nel caso di innesto a doppio spacco inglese è particolarmente elevato, è consigliabile sostituire la legatura ogni settimana fino a saldatura avvenuta.
In alternativa si possono usare dei legacci elastici, che si adattano all’ingrossamento dell’albero e in questo caso possono essere lasciati fino a innesto riuscito.
Pubblicato da Michele Ciceri il 23 Marzo 2015