Fino a poco tempo fa, chi intendeva provvedere alla rimozione dell’amianto poteva affidarsi al bonus amianto, sostituito poi con il bonus fotovoltaico maggiorato per chi decideva di sostituire il tetto in eternit con un tetto fotovoltaico. Oggi, chi vuole provvedere alla bonifica dell’amianto non è stato abbandonato dallo Stato, infatti può ancora contare su incentivi ad hoc per la bonifica dell’amianto.
Gli incentivi per la bonifica dell’amianto sono concessi in forma di detrazioni fiscali che consentono di ammortizzare il 50% della spesa sostenuta. La modalità di accesso agli incentivi per la bonifica dell’amianto è la medesima di quanto visto per l’Ecobonus 2015 e il bonus ristrutturazioni.
Il riferimento legislativo per gli incentivi per bonificare l’amianto è il DL n. 83 del 22 giugno 2012 con la più recente legge n. 190 del 23 dicembre 2014 meglio conosciuta come Legge di stabilità 2015.
Chi effettua la rimozione di amianto entro il 31 dicembre 2015 avrà diritto a uno sgravio fiscale pari al 50 per cento della spesa sostenuta per l’intervento. Chi eseguirà il lavoro oltre questo termine potrà avvalersi del bonus per la bonifica dell’amianto ridotto al 36 per cento.
Come premesso, l’incentivo per la bonifica dell’amianto è somministrato sotto forma di detrazioni fiscali. La detrazione IRPEF sarà “spalmata” in 10 quote annuali di pari importo a decorrere dall’anno in cui è stato eseguito l’intervento di rimozione amianto.
- Come si potrà beneficiare del nuovo bonus amianto?
Un esempio pratico:
il signor Rossi decide di bonificare un tetto in eternit.
Per la bonificare il tetto in eternit, il signor Rossi richiede l’intervento di un architetto in grado di ricostruire al meglio l’edificio; durante le la fase di progettazione valutano anche l’opzione dell’incapsulamento dell’amianto ma risulta sconveniente per quella tipologia abitativa, così, insieme all’architetto, decidono di procedere con la rimozione del tetto in eternit e il rifacimento dello stesso.
Per la bonifica e il rifacimento del suo tetto in eternit, il signor Rossi sostiene una spesa di 7000 euro e la specifica al momento della dichiarazione dei redditi. Di questa spesa, 3.500 euro gli saranno restituite in dieci quote annuali da 350 euro ciascuna. La restituzione avverrà compilando le apposite voci nel modello Unico o del 730.
La spesa detraibile è fissata a un massimo di 96.000 euro, è prevista tra le spese agevolate anche quelle di progettazione e per le prestazioni professionali connesse con l’esecuzione degli interventi di bonifica dell’amianto nonché quelle per la messa a norma dell’intervento e dello smaltimento.
Il tetto massimo di 96.000 euro è inteso comprensivo di spese per la rimozione dell’amianto e anche di altri eventuali interventi di ristrutturazione infatti tali detrazioni fiscali sono previste su diversi tipi di intervento: manutenzioni, ristrutturazioni, riqualificazioni, restauro, risanamento conservativo, per la creazione di opere atte a prevenire infortuni, installazioni di pannelli fotovoltaici…. Le detrazioni fiscali in questione coprono fino un limite di spesa di 96.000 euro fino al 31 dicembre 2015 mentre per gli interventi sostenuti nel 2016 il tetto massimo scende a quota 48.000 euro.