Un nuovo emendamento, per frenare il consumo di suolo, introduce incentivi fiscali per il riuso e la rigenerazione urbana nel mondo dell’edilizia.
Gli incentivi fiscali sono uno strumento potente, se impiegati a servizio dell’ambiente possono fare la differenza tra catastrofi ambientali e tutela del territorio. Lo Stato italiano e gli enti competenti si stanno dando da fare in questi termini, a oggi sono disponibili:
- Detrazioni fiscali sulla ristrutturazione di un edificio con bonus più consistenti per chi prevede di migliorare l’isolamento termico e l’efficienza energetica dello stabile oggetto di ristrutturazione. Per approfondire: Bonus ristrutturazioni.
- Detrazioni fiscali previste per chi, in concomitanza con una ristrutturazione, prevede di acquistare mobili e grandi elettrodomestici con classe energetica superiore alla A+. Per approfondire: Bonus Mobili.
- Incentivi per l’acquisto di sistemi di climatizzazione invernale a biomassa erogati dal GSE sotto forma di veri e propri rimborsi economici. Questi incentivi coprono, in buona parte, la spesa per l’acquisto di termocamini, stufe a pellet e altri sistemi di riscaldamento a biomassa. Per approfondire: Come accedere al conto termico.
- Incentivi per l’acquisto di scaldaacqua con pompa di calore, collettori solari e altre soluzioni per l’efficienza energetica sono previsti in ambito del Conto Termico del GSE. Tutte le informazioni: Conto Termico, gli interventi finanziabili
- Sgravi fiscali previsti per chi migliora l’efficienza energetica della propria abitazione mediante ristrutturazione oppure installazione di nuovi infissi e/o schermature solari. Per approfondire: Agevolazioni fiscali per il risparmio energetico.
Incentivi fiscali per il riuso del suolo
Continuiamo a parlare di incentivi fiscali ma questa volta il principio è quello del riuso del suolo e della rigenerazione urbana. La durata di questi incentivi fiscali è di un massimo di 10 anni, le misure di incentivazione vedono la modulazione o l’esenzione del contributo di costruzione e dell’imposizione locale sugli immobili.
A prevedere tale provvedimento è un emendamento al ddl sul consumo del suolo presentato alle commissioni Ambiente e Agricoltura alla Camera.
La proposta intende “orientare l’iniziativa dei comuni a strategie di rigenerazione urbana, considerando prioritari gli interventi di ristrutturazione urbanistica e rinnovo edilizio che prevedano elevate prestazioni in termini di efficienza energetica ed integrazione di fonti energetiche rinnovabili, accessibilità ciclabile e ai servizi di trasporto collettivo, miglioramento della gestione delle acque a fini di invarianza idraulica e riduzione dei deflussi, e la realizzazione di residenza sociale”.
Un’altra novità prevista con il medesimo emendamento, vede l’introduzione nei comuni di un “catasto degli usi del suolo” così da pianificare in modo più ponderato il consumo di ulteriore suolo o il riuso del suolo già accatastato. Un catasto del genere potrebbe essere un passo cruciale verso la prevenzione del dissesto idrogeologico.
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