Incentivi auto elettriche, lo Stato poteva fare meglio
Finalmente è stato approvato il nuovo testo delle “Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni” e con l’approvazione si fa luce anche sugli incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica e ibrida.
In questo articolo vi abbiamo già parlato degli incentivi statali sull’acquisto di un’auto elettrica ma finalmente il governo fa luce sulla faccenda con disposizioni ben precise. Il documento delle Disposizioni per favorire lo sviluppo della mobilità mediante veicoli a basse emissioni (C. 2844 Lulli, C. 3553 Ghiglia e C. 3773 Scalera) è diviso in due parti, una generale e una più specifica in cui si affronta il tema delle infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici e degli incentivi destinati all’acquisto dei veicoli elettrici e ibridi negli anni 2013, 2014 e 2015.
Gli incentivi partiranno da Gennaio 2013.
Auto elettriche
Lo stato erogherà un contributo di 5.000 euro sull’acquisto di un’auto elettrica. All’incentivo statale si aggiungerà quello della concessionario per un totale di 6.500 euro di incentivi sull’acquisto della vettura elettrica.
Auto ibride
Lo stato erogherà un contributo di 1.200 euro ai quale sommare 360 euro di incentivi del venditore per un totale di 1.560 euro di bonus sull’acquisto di una vettura ibrida.
La situazione cambierà nel 2014 e nel 2015. Nel 2014 gli incentivi per l’acquisto di un’auto elettrica scenderanno a 4.000 euro e 3.000 per il 2015. Per quanto riguarda le auto ibride, nel 2014 riceveranno 1.000 euro e poi 800 euro dallo stato. L’unico obbligo per accedere agli incentivi statali è quello di rottamare la vecchia auto. Restano invariati i piani incentivanti per l’acquisto di scooter elettrici.
Incentivi auto elettriche e ibride, il rovescio della medaglia
Con l’annuncio di questa legge, il mercato italiano dei veicoli elettrici sarà congelato per i prossimi sette mesi. Nessun automobilista penserà di acquistare un’auto elettrica fino a gennaio 2013 e in più, la legge italiana penalizza il made in Italy. In che modo?
Le disposizioni prevedono incentivi “a coloro che acquistano in Italia, anche in locazione finanziaria, un veicolo nuovo di fabbrica“, ciò significa che le piccole realtà italiane, che propongono la conversione di veicoli a benzina in veicoli ibridi o elettrici, non avranno molte chance di vendita dato che non saranno coperte da incentivi statali. In questo modo, in Italia si acquisteranno esclusivamente auto provenienti dall’estero.
Lo Stato poteva prevedere dei bonus per la conversione in elettrico o ibrido del proprio veicolo e generare lavoro in Italia per la trasformazione e la componentistica. Un bel traguardo per il PIL e per i consumatori che non volendo rottamare completamente la propria auto, avrebbero potuto convertirla in elettrica.
a cura di Anna De Simone
Pubblicato da Anna De Simone il 10 Giugno 2012