L’impatto ambientale dei veicoli elettrici
La valutazione dell’impatto ambientale dei veicoli elettrici deve considerare numerosi fattori, soprattutto indiretti, affinché possa essere effettuata in modo corretto.
E’ fuori dubbio che, proprio in quanto alimentate da batterie e non da benzina o gasolio questa tipologia di auto non produce emissioni inquinanti per l’aria. Le auto elettriche hanno anche il vantaggio di non produrre inquinamento acustico perché non hanno alcun motore a combustione e questo è un altro pregio da non sottovalutare considerando la dannosità dei rumori a cui siamo esposti quotidianamente, soprattutto nelle grandi città.
L’impatto ambientale deve però considerare anche una serie di fattori indiretti che come vedremo comportano importanti riflessioni.
Il primo fattore consiste nell’impatto che l’adozione in massa di questi veicoli avrebbe sulla rete elettrica che, se non fosse adeguatamente potenziata, potrebbe favorire black out locali o su scala più ampia. Esattamente come accade d’estate, quando l’utilizzo in massa dei condizionatori provoca black out della rete elettrica, un numero elevato di auto elettriche in carica contemporaneamente potrebbe generare le stesse conseguenze.
Il potenziamento della rete energetica è quindi essenziale ma a questo punto è di fondamentale importanza che per ottenerlo non si costruiscano nuove centrali a carbone o comunque alimentate da combustibile inquinante ma che si realizzino centrali per produrre energia elettrica da fonti pulite e rinnovabili: acqua, sole e vento.
Di analoga importanza è la realizzazione di una rete capillare di colonnine per la ricarica dei veicoli elettrici e su questo punto il nostro paese è decisamente indietro se si pensa che in Europa i punti di ricarica disponibili sono oltre 27.000 mentre in Italia sono solo 351 (fonte: 7 curiosità sulle auto elettriche in Europa)
Un’altra necessità imposta dall’adozione di auto elettriche è quella di creare un valido circuito che possa garantire il corretto smaltimento delle batterie esauste. A oggi le ditte specializzate nello smaltimento sono ancora poche e la questione, considerando che le auto elettriche si stanno diffondendo da pochi anni, non è ancora emersa in tutta la sua rilevanza.
L’adozione massiva di auto elettriche potrebbe anche avere importanti conseguenze socio-economiche favorendo un’ulteriore riduzione del prezzo del greggio con il rischio di mettere in crisi e destabilizzare paesi del Medio Oriente che basano gran parte della loro economia sulla vendita di petrolio.
E’ però evidente che questi fattori non possono essere considerati come “bloccanti” ai fini della diffusione delle auto elettriche ma che devono essere solo punti a cui bisogna trovare una soluzione.
I combustibili fossili sono destinati a estinguersi e sono sicuramente un importante fattore inquinante e i motori elettrici (o ibridi) si sono a oggi dimostrati l’unica vera alternativa ai motori a scoppio.
E’ evidente che ai produttori d’auto è in carico la responsabilità di investire immediatamente per non farsi trovare impreparati al cambiamento in atto: le case che non staranno al passo con i tempi e con le nuove tecnologie sono infatti destinate ad avere seri problemi di redditività che avrebbero a cascata conseguenze nefaste sull’occupazione.
Creare isole di colonnine autosufficienti e alimentate con pannelli solari potrebbe essere una delle soluzioni da sviluppare per risolvere il punto legato all’efficienza del sistema distributivo e alla capillarità dei punti di ricarica.
Alcune aziende virtuose stanno investendo per creare soluzioni capaci di coniugare funzionalità, efficienza e design, offrendo soluzioni creative al problema dei punti di ricarica.
Una di queste aziende è italiana e si chiama Ecosuntek Energy: ha ideato MAIA ® , una struttura modulare che permette di caricare le batterie delle vetture elettriche nei parcheggi di aree pubbliche e private a impatto zero in quanto è dotata di un impianto fotovoltaico. Ecco un’immagine di tre moduli MAIA ®:
Trovare una soluzione efficace ai problemi di impatto ambientale delle auto elettriche è quindi sicuramente possibile: l’importante è non farsi tentare da semplificazioni pericolose che causerebbero al contrario seri problemi alla circolazione delle nostre autovetture.
Pubblicato da Matteo Di Felice, Imprenditore e Managing Director di IdeeGreen.it, Istruttore di corsa RunTrainer e Mental Coach CSEN certificato, Istruttore Divulgativo Federazione Scacchi Italiana e appassionato di Sostenibilità, il 6 Gennaio 2016