Immunonutrizione: definizione e consigli

Immunonutrizione

Immunonutrizione, intesa come la cura del cibo, sembra banale e forse lo è, così tanto che ce ne si dimentica spesso. Una corretta e bilanciata alimentazione è sinonimo di buona salute ed è provato, dagli studi ma anche dalla nostra quotidiana esperienza, che il cibo influenza in modo notevole il funzionamento del sistema immunitario. E non è così semplice il concetto di Immunonutrizione, se si approfondisce il suo potere in ambito chirurgico e medico.

Immunonutrizione: definizione

Si intende con questo termine la somministrazione integrativa di specifici nutrienti con lo scopo di modulare in ogni persona la risposta infiammatoria ed incrementare quella immunitaria. Nella Immunonutrizione si utilizzano i principi nutritivi in modo da far diminuire l’iper-infiammazione o comunque spingere il sistema immunitario ad agire. Si sono numerose modalità per applicarla, anche valutando le condizioni cliniche e se si tratta di forme acute o croniche: per via orale (os), enterale (sondino naso-gastrico) o parenterale (endovena).

Immunonutrizione

Immunonutrizione in chirurgia

Oltre un terzo di pazienti potenzialmente soggetti ad un intervento chirurgico potrebbero soffrire di malnutrizione e questo fattore fa aumentare il rischio di insorgenza di complicanze postoperatorie.

Una cattiva dieta alla lunga altera le difese immunitarie e le funzioni di barriera intestinale, se a ciò si aggiunge lo stress chirurgico legato ad un intervento, che già da sé provoca alterazioni immunitarie, si possono avere delle complicazioni. Ecco perché, quando ci si trova ad affrontare una operazione chirurgica, è possibile che i medici ci sottopongano a diete arricchite con nutrienti dotati di azione immunomodulante ed antinfiammatoria.

Immunonutrizione

Immunonutrizione e farmaconutrizione

Queste diete studiate ad hoc per curarci o per metterci nelle migliori condizioni pre-operatorie, sono a base di immunonutrienti, detti anche farmaconutrienti. Molecole e immonutrienti più utilizzati sono L-arginina, L-glutammina (amminoacido), acidi grassi omega3 (ω3 – acido grasso essenziale), nucleotidi, taurina (amminoacido), tocoferoli (vitamina E), inulina e frutto-oligosaccaridi (FOS – fibra alimentare idrosolubile).

L’arginina ha un’azione stimolante sulla secrezione di alcuni ormoni, tra i quali anche la somatotropina mentre la glutammina, fornisce oltre la metà dell’energia utilizzata dagli enterociti ed è utile nella guarigione delle ferite.
La taurina regola sia l’equilibrio osmotico, e aiuta a mantenere normali le concentrazioni di piastrine, eritrociti (globuli rossi), granulociti (globuli bianchi) e linfociti.

Gli acidi grassi ω3 sono tipicamente anti-infiammatori e contribuiscono alla riduzione della pressione arteriosa, infine i FOS riducono il tempo di transito del cibo e favoriscono il mantenimento dell’integrità della muscosa intestinale.

Immunonutrizione enterale

Questa modalità di praticare l’immunonutrizione, tramite sondino naso-gastrico, è utilizzata quando i rischi di complicanze dell’infiammazione acuta post-operatoria sono alti. Per somministrare la minima quantità di nutrienti, si procede per via enterale per prevenire l’atrofia dei villi intestinali e l’atrofismo della mucosa, per aumentare la barriera immunitaria intestinale e ridurre la traslocazione batterica.

Questo accade quando l’assenza di una alimentazione adeguata, in quantità e qualità, è stata prolungata e la malnutrizione ha già avuto ripercussioni sul sistema immunitario. In caso contrario, si può agire per via orale in modo da evitare o arginare gli effetti tipici di un intervento chirurgico: perdita di peso, riduzione della massa e del tono muscolare, compromissione del sistema immunitario, rallentamento della guarigione, maggior rischio di infezioni

Immunonutrizione

Immunonutrizione: libri

Per approfondire e quindi prevenire i rischi legati alla malnutrizione, si può approfondire il tema con un libro. Ci sono dei principi piuttosto semplici ed intuitivi che vale però la pena di ripassare. Partiamo dal cibo spazzatura, da evitare, come anche quello con grassi “cattivi”.

Gli alimenti più calorici, infatti, con grassi e zuccheri in quantità elevata, producono una risposta immunitaria che dura per circa 6-8 ore dopo il pasto. Meglio fare merenda con frutta e verdura che ci aiutano a rallentare l’invecchiamento e a prevenire o attenuare le malattie croniche infiammatorie.

Da tenere d’occhio quando si parla di Immunonutrizione, anche allergie, intolleranze alimentari e celiachia, mentre tra gli “ingredienti” amici troviamo i probiotici, efficaci a tutte le età, i flavonoidi, gli Omega 3 e Omega 6, da cercare nell’olio extravergine d’oliva e nel pesce azzurro. Importanti, facile da immaginare, lo sono anche vitamine e oligoelementi, ottimi per regolare alcune funzioni vitali e la difesa immunitaria. Per approfondire consiglio il libro disponibile anche on line, “Mangiare per prevenire”.

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