Con il diffondersi dell’energia rinnovabile nase l’esigenza di immagazzinare l’energia raccolta. Dopo il costoso dispositivo proposto dall’azienda nipponica, Kyocera Solar, la soluzione arriva da Panasonic che inizia la produzione di massa di dispositivi per immagazzinare energia elettrica.
Si tratta di batterie agli ioni di litio che hanno alte prestazioni. Sono state pensate appositamente per il mercato europeo, in particolar modo, Panasonic punta alla Germania che si presta bene come mercato fiorente delle rinnovabili. Le batterie Panasonic saranno di lunga tenuta e in grado di supportare almeno 5.000 cicli di ricarica con una capacità di 1,35 kWh.
Si parla di “Smart Energy Storage“, stoccaggio intelligente di energia elettrica che apre nuove frontiere nel settore delle energie rinnovabili. L’opportunità di immagazzinare energia pulita potrebbe rendere l’energia solare più accessibile perché disponibile in tutte le ore del giorno e addirittura in tutto l’anno.
Inizialmente, Panasonic, propose un sistema costituito da un’unità di gestione che controllava i flussi di energia provenienti da moduli fotovoltaici. L’unità di gestione trasformava l’elettricità catturata dal sole in energia da stoccare nell’apposita batteria. Le dimensioni della batteria potevano dipendere dalla capacità dei moduli ma si parlava di un 4 x 1,35 kWh, con una capacità totale di 5,4 kWh.
La proposta che Panasonic vuole lanciare a partire dalla Germania, è più efficiente. Si tratta di un sistema E3/DC con una capacità utile di 4,05 – 8,10 kWh. Le batterie che equipaggia la proposta di Panasonic sono state acquisite dalla Sanyo. La potenza massima di questo sistema di stoccaggio energetico è di 4kW, energia sufficiente per il fabbisogno di una famiglia media tedesca.
Panasonic sta pianificando l’uscita di un sistema per immagazzianre energia elettrica in edifici residenziali. Un altro anello mancante per la diffusione massiccia dell’energia solare. Le soluzioni per immagazzinare energia proposte da Panasonic, sono state studiate appositamente per l’energia solare, c’è solo da chiedersi in quanto tempo questi dispositivi si diffonderanno nelle case della gente!