iLumi, il Led colorato si controlla con lo smartphone
iLumi rappresenta l’ultima generazione di lampade a basso consumo energetico. E’ stata presentata ufficialmente questa settimana e porta una ventata di novità nell’ambiente domestico, prima tra tutte, la possibilità di essere gestita in remoto mediante un applicazione per smartphone.
A cosa serve una lampadina che si controlla con lo smartphone?
Avete appena finito di cenare e decidete di lascaire la camera da pranzo per spostarvi in salotto, vi accomodate sul divano, accendete la tv quando ricordate di aver dimenticato la luce accesa! A questo punto basta frugarsi in tasca, prendere lo smartphone e spegnere le luci! Questo esempio è da veri pigri! Un caso più funzionale e pratico può capitare ai più ossessivi e smemorati… quante volte uscite di casa chiedendovi “avrò dimenticato qualcosa?“, con iLumi potete almeno assicurarvi di aver spento le luci!
La sede operativa di iLumi si trova a Dallas, si tratta di una start-up attiva nelle tecnologie e negli impianti di illuminazione. La star-up ha descritto iLumi come la lampada LED più intelligente del mondo e io proprio non me la sento di darle torto: iLumi è personalizzabile, sfrutta LED ad alta efficienza energetica con tecnologia HyperLux, è estremamente luminosa e anche multicolor. A consentire il controllo remoto è la tecnologia bluetooth.
Con iLumi, l’interruttore a muro non sarà l’unico modo per controllare l’illuminazione domestica. Con il controllo remoto sarà possibile impostare delle automazioni di accensione e spegnimento e addirittura sintonizzare il sistema delle luci all’impianto stereo così da creare un ambiente in sintonia alla musica che ascoltiamo e quindi al nostro umore. Niente male vero?
iLumi è disponibile nelle versioni da 60 e 100 watt e grazie alla già citata tecnologia HyperLux sarà possibile personalizzare l’illuminazione domestica mediante numerose tonalità di colore. Il ciclo di vita di iLumi è piuttosto lungo, se si è fortunati, nell’arco di una vita si potranno cambiare 4 lampadine, dato che ogni dispositivo dura alll’incirca 20 anni!
Pubblicato da Anna De Simone il 1 Dicembre 2012