Illuminare casa risparmiando
Illuminare casa in modo corretto è fondamentale, evitando errori comuni come una quantità di luce insufficiente allo svolgimento di determinate attività (leggere, cucinare, cucire a seconda delle abitudini) e una errata distribuzione delle fonti luminose che non devono provocare né zone d’ombra né abbagliamenti.
Premesso questo, la soluzione migliore per illuminare casa consiste di norma nel creare e mantenere una luce soffusa in tutto l’ambiente con punti luce più intensi localizzati nelle zone destinate ad attività precise, in funzione del tipo di attività ma anche degli occupanti. Non scordate che una persona di 60 anni per leggere ha bisogno di una quantità di luce sei volte superiore a un giovane di 20 anni.
Per i singoli ambienti, i livelli di illuminazione consigliati sono di 50-150 lux per le zone di passaggio, 200-500 lux per una zona lettura, 300-750 lux se la zona è usata per scrivere, 200-500 lux per la cucina e 50-150 lux per i bagni e le camere. Nella zona specchio dei bagni e nella zona armadi delle camere è però consigliabile aggiungere fonti luminose più intense e arrivare a 200-500 lux.
Se per illuminare casa il comfort dipende dal tipo e dalla disposizione delle fonti luminose, per risparmiare serve anche scegliere la migliore tariffa di fornitura dell’energia elettrica. Un aiuto al risparmio lo danno però anche altri accorgimenti.
È utile per esempio sapere che un lampadario centrale con tante lampadine non è una soluzione vantaggiosa in termini energetici per illuminare casa. Una lampada da 100 Watt fornisce la stessa luce di 6 lampadine da 25 Watt, ma queste ultime consumano il 50% in più.
Decisamente meglio illuminare casa con un lampadario dotato di una sola lampada oppure, se si ha un interruttore doppio, montare due lampade di potenza differente da usare in modo alternata a seconda delle esigenze.
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Pubblicato da Michele Ciceri il 27 Aprile 2014