Come riscaldiamo la nostra casa? Lo sapevate che con una gestione ‘intelligente’ del riscaldamento domestico si può risparmiare parecchio sulla bolletta energetica e migliorare anche il livello di comfort? A trarne vantaggio, oltre a portafogli e salute, sarebbe l’ambiente: in Italia ci sono 25 milioni di case (lo dice Euroconstruct – dicembre 2012) dove sono installate circa 19 milioni di caldaie (qui la fonte è Cresme – 2010): pensate al risparmio collettivo e al minore inquinamento se si riuscisse a gestirle tutte un pochino meglio…
A studiare il rapporto, a volte conflittuale, tra gli italiani e il riscaldamento di casa ci ha provato la società Honeywell, non per caso tra i leader nella realizzazione di soluzioni per la regolazione automatica, che nei giorni scorsi ha presentato i risultati di una ricerca su circa 1.000 soggetti tra utenti finali (proprietari di abitazioni indipendenti e residenti in condominio in pari proporzione) e installatori termoidraulici.
Ne parliamo perché ci sembra utile approfondire l’argomento: impianti di riscaldamento gestiti in modo più efficiente e nel rispetto dell’ambiente aiutano a preservare le risorse naturali del pianeta e a migliorare la vita dei suoi abitanti, senza contare i benefici (e chi se li scorda!) sul risparmio dei costi.
Il primo dato che emerge dalla ricerca è che oltre la metà degli intervistati, il 55,7% per la precisione, ha installato nella propria abitazione un cronotermostato con regolazione della temperatura in base a programmi orari. Il termostato (che consente il controllo della temperatura senza programmi orari) e le teste termostatiche hanno invece una diffusione che si aggira intorno al 18%.
Il riscaldamento autonomo a zone, l’unico sistema che permette un monitoraggio puntuale e un controllo totale del calore domestico, con un consistente risparmio sulle spese di riscaldamento, è utilizzato solo dal 14% del campione intervistato. Si tratta però anche della soluzione più nuova e per questo motivo meno conosciuta tra quelle esistenti sul mercato.
La cosa interessante è che, come evidenzia la ricerca, solo il 50% degli installatori termoidraulici afferma di proporre ai propri clienti l’installazione di sistemi di regolazione a zone a discapito di soluzioni più obsolete che non garantiscono l’ottimizzazione della gestione della temperatura in casa. È interessante perché, stando così le cose, si pongono le basi per un’inversione di tendenza con il passaggio dall’installazione dei cronotermostati classici a soluzioni più efficienti come i sistemi di riscaldamento a zone.
La ricerca rivela infine che gli installatori termoidraulici considerano la gestione della temperatura stanza per stanza la caratteristica più importante da valutare in un nuovo sistema di regolazione più efficiente del riscaldamento domestico. Sul mercato esistono soluzioni che permettono il funzionamento intelligente di un impianto attraverso il controllo fino a otto zone diverse dell’appartamento, compatibili con tutti gli impianti di riscaldamento (a pavimento, a radiatore, con ogni tipo di caldaia o pompa di calore).