Sorge in Sardegna e ricopre una superficie di quattro mila etteri di terreno con circa 70 turbine. Non è solo il parco eolico più grande dell’Italia ma figura anche tra i parchi eolici più importanti dell’intera Unione Europea. Si prevede un fatturato annuo di 50 milioni di euro e lo sviluppo di nuovi posti di lavoro.
Il parco eolico di Buddusò e Ala dei Sardi, in Sardegna è l’impianto più importante d’Italia e uno dei maggiori a livello europeo. Collocato in una delle zone più ventose d’Italia, occupa un’area di ben 4.000 ettari che consentirà di produrre di circa 300 Gwh/anno garantendo il fabbisogno elettrico di oltre 110 mila famiglie con un risparmio all’ambiente di circa 180 tonnellate annue di CO2.
Le minori emissioni di CO2 renderanno la Sardegna una delle prime Regioni italiane in grado di soddisfare gli obiettivi del Protocollo di Kyoto.
Per la realizzazione del parco eolico c’è stato un investimento complessivo di 270 milioni di euro, 230 dei quali finanziati a livello europeo. Per le fasi di sviluppo e di autorizzazione sono stati impiegati cinque anni di lavori mentre per le fasi di costruzione e messa in esercizio del parco sono state coinvolte trentacinque imprese, in gran parte locali.
Per le fasi di sviluppo e di autorizzazione sono stati impiegati cinque anni di lavori mentre per le fasi di costruzione e messa in esercizio del parco sono state coinvolte trentacinque imprese, in gran parte locali.
Sessantanove le turbine, alte circa cento metri, che a regime svilupperanno una potenza di oltre 300 GWh/anno, arrivando a fatturare annualmente 50 milioni di euro. Delle 69 turbine, 18 entreranno in funzione entro novembre: a regime il parco darà lavoro a una ventina di operai.
“Tra le energie rinnovabili – ha detto Manzoni, presidente dell’azienda- l’eolico è quella meno costosa. L’impianto di Buddusò è il più grande d’Italia e uno dei migliori a livello europeo come qualità della risorsa vento. Sappiamo che in termini di occupazione l’eolico non rende molto ma la produzione di energia è il volano dell’economia”