Il lato oscuro di Google
Google ha pestato il seminato di molte aziende, tra queste, l’industria della carta è più che indignata. Tow Sides, un’organizzazione industriale del settore cartario, ha scritto una lettera aperta dedicata al gigante nel Web, nella lettera si leggono dati impressionatnti.
-ogni anno, Google utilizza circa 2.300.000.000 (2.300 milioni!) kilowatt-ora di elettricità. L’equivalente dell’energia richiesta da 207.000 abitazioni americane, oppure, abbastanza energia da soddisfare il fabbisogno elettrico di 41 Empire State Building.
-i datacenter di Google potrebbero essere ottimizzati, non solo per la fornitura di elettricità e l’efficienza delle apparecchiature, ma anche per quanto riguarda i sistemi di raffreddamento e riscaldamento dei centri dati
-YouTube è di Google, 100 minuti di video riprodotti su Yourube equivalgono ad azionare una lampadina da 60 watt per 13 minuti producendo all’incirca 13 grammi di anidride carbonica
-100 ricerche su Google equivalgono al consumo di una lampadina da 60 watt attiva per 20 minuti, si producono così 20 grammi di anidride carbonica
-ogni utente gMail utilizza 2,2 kwh all’anno e genera 1,2 kg di anidride carbonica
A parlarne ci ha ben pensato l’organizzazione Two Sides, con la sua lettera aperta. La sferzante lettera afferma che Google, il colosso del web, sta truffando il popolo americano e non, il motivo? Google incoraggia a utilizzare meno carta! L’iniziativa si chiama “Go Paperless in 2013“, “utilizza meno carta nel 2013″. Il mondo sta diventando molto digitalizzato e la riduzione del consumo di carta potrebbe essere un bene per il pianeta, oppure no? Su questo vi sono opinioni contrastanti! I pareri negativi non giungono solo dall’industria cartiera, in un articolo del New York Times si legge che la comunicazione elettronica sta avendo un impatto nefasto sull’ambiente.
La lettera aperta di Two Sides addita i rifiuti elettronici, la cosiddetta “e-waste“, solo in Europa i rifiuti elettronici si incrementano dal 3 al 5 per cento all’anno. Ogni anno, i prodotti elettronici finiti nella spazzatura ammontano a 20-50 milioni di tonnellate, solo in Italia, nel 2012, sono stati prodotti quasi 168 mila tonnellate di rifiuti RAEE.
Non mancano dibattiti del tipo “inquinano più gli ebook o i libri?“. Beh, secondo lo studio intitolato “Energy Use of Print vs Electronic Media“, condotto da Tejo Pydipati, la lettura di un documento inquina di meno se è su carta stampata quando lo stesso documento è consultato da più persone. La tesi di Two Sides? Il mondo digitale è di Google e con le sue campagne pro-ambientalista il colosso del web non fa altro che tirare acqua al suo mulino non considerando affatto il reale benessere dell’ambiente.
Pubblicato da Anna De Simone il 17 Gennaio 2013