Il bilancio ambientale del 2012

Il 2012 è stato un anno chiave per i cambiamenti climatici, basterà pensare che durante questo anno è stato registrato il maggior livello di emissioni di anidride carbonica. Il 2012 è stato il nono anno più caldo della storia e in più si sono verificati numerose calamità e disastri naturali.

Tra le buone notizie vediamo l’inclusione del traffico aereo nel programma di scambio delle quote di emissioni delle Nazioni Unite. Così l’Ue ha iniziato una battaglia con le compagnie aeree che si trovano nel bilancio delle emissioni nocive comunitarie: ogni volo da e verso uno Stato membro è responsabile dei gas serra emessi in atmosfera.

Un secondo trionfo è per il made in Italy con una tecnologia che riesce a bruciare in modo ottimale il metano sfruttando le basse temperature. La scoperta consente di rilasciare una minor quantità di ossidi di azoto in atmosfera, gli ossidi di azoto sono potenti gas a effetto serra. Tutti gli approfondimenti sono disponibili a questa pagina.

E’ stato l’anno delle catastrofi naturali ma le notizie peggiori arrivano dalla NASA che ha registrato un aumento della velocità nello sciogliemento dei ghiacciai (a questo indirizzo è disponibile il rapporto) di entrambi i poli. E’ stato l’anno in cui la Banca Mondiale ha fatto luce sulla situazione del globo in risposta ai cambiamenti climatici:

nessuna nazione è al sicuro e dobbiamo prepararci a ondate di calore estreme e pericolosissime per i livelli del mare. Il rapporto mette in evidenza che il clima influenza tutte le attività umane, nessuna esclusa. A questo link è disponibile un apprfondimento.

A causa della crisi economica, il 2012 è stato l’anno dei tagli. La crisi ha limitato le emissioni nocive ma il contributo (in gas serra) dei paesi emergenti si è fatto sentire, così in quest’anno si è stabilito un nuovo record di emissioni. Le stime potrebbero sottovalutare il problema dato che alcuni paesi non garantiscono la massima trasparenza. Non solo paesi asiatici, anche la nostra Italia non è in linea con le emissioni nocive. In tema di taglia, la Commissione europea ha messo in evidenza dati drammatici con 21 mila lavoratori licenziati, uno spiraglio di luce arriva dalla green economy ma è ancora lunga la strada da percorrere.

Nel 2012 in Italia sono stati attivati vari punti di bike sharing elettrico ma il vero boom dovrebbe verificarsi col 2013. Speriamo di potervi dare stime migliori al termine del prossimo anno!